Gazzetta del Sud
Messina- «Azioni di delegittimazione di autorevoli dirigenti, attraverso gesti e atteggiamenti, che alla fine si manifestano all'esterno come azioni di conflittualità permanente che altro non fanno che sminuire il ruolo del Movimento per l'autonomia»: dunque? «Espulsione». Dieci esponenti di primo piano del partito lombardiano hanno notificato al commissario provinciale on. Lo Monte e, per conoscenza, al commissario comunale D'Amore e al segretario regionale sen. Oliva, la richiesta di espulsione di Alessandro La Cava, primo dei non eletti in consiglio comunale, dove negli anni scorsi vi era già approdato sotto le insegne del Pri, salvo ricollocarsi in aula a stretto giro, presidente dell'associazione "Articolo 1-Autonomia e libertà". Tra i firmatari della richiesta, l'ex deputato regionale Fortunato Romano (in realtà disarcionato da un ricorso), il presidente del consiglio comunale Giuseppe Previti, i capigruppo al Comune e alla Provincia Sebastiano Tamà e Carlo Cerreti, consiglieri comunali provinciali e finanche l'assessore alle Politiche giovanile di Palazzo dei leoni, Daniela Bruno. Lo scontro tra il gruppo dirigente dell'Mpa e La Cava va avanti da qualche tempo, ma pare che adesso sia giunto all'epilogo, «per manifesti», si puntualizza inoltre, «e gratuiti atti ostili e continui, finalizzati a creare tensione e una deformata immagine del movimento, reo», si conclude sibillinamente, «di non aver assecondato i desideri di La Cava».(fr.ce.)
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 11/16/2010
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