San Bartolomeo: patrono tra tradizioni e fede

L’uomo continua mediante la fede ed un'incrollabile riverenza a cercare quel qualcosa che vada oltre i propri limiti umani. Il potere scaturito dalla religione, vista non solo come individuale ma collettiva, all’interno delle varie comunità che ne osservano regole e sacramenti, assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo della cultura a tal punto da divenire eredità storica tramandata. La Sicilia è protagonista di molteplici scenari ove molte città vittime di varie calamità sono state protette e tratte in salvo da un qualche Santo che, dopo aver compiuto il miracolo, viene proclamato dalla gente del luogo suo protettore indiscusso. Ecco che delle giornate di festa dedicate ai nostri Santi, sono appuntamenti irrinunciabili sia per i credenti che per chi vuole conoscere ed apprezzare le differenze di una cultura locale diversa da quella d’appartenenza. Tutto ciò rende possibile osservare come la storica dicotomia tra sacro e profano, unendosi, possa dar vita ad atmosfere uniche, dove la devozione, la preghiera e la fede divengono gli ingredienti principali di una celebrazione ricca d’emozione.

Il 24 agosto, viene celebrata la festa di San Bartolomeo, protettore di Lipari e delle altre isole Eolie. A farci da guida in questa “avventura mistica” è Gianfranco Corrieri, nato a Lipari e tassista sull’isola dal 2001. “ È in questa occasione che Lipari accoglie i fedeli provenienti da tutte le isole rendendo la giornata del 24 Agosto a Marina Corta”, dichiara Corrieri, “la festa più importante, quella a cui partecipano tutti gli isolani ed in cui si svolge la processione della statua di San Bartolomeo con il “vascelluzzo” (reliquiario d’argento, contiene kg. 2 di oro e 30 di argento, al suo interno troneggiano la preziosa teca contenente il “frammento di pelle” e la statuetta di S. Bartolomeo tutta d’oro massiccio e del peso di kg. 1,1), entrambi portati a spalla, lungo il corso principale, dalle diverse confraternite che prendono parte alla processione e che da una decina d’anni indossando “divise” tramite le quali è possibile distinguere la confraternita d’appartenenza. L’intera popolazione di Lipari e delle altre isole si prepara all’evento celebrando per nove giorni, prima della festa, una novena (rito religioso) ogni sera sino al 24. Altra particolarità” prosegue Corrieri “è l’asta dello stendardo: chi offre di più potrà portare il Santo in processione; tradizione invece da un paio d’anni a questa parte è la benedizione alle barche da parte dell’arcivescovo, fatta dall’alto della cattedrale verso il basso dove si trovano le varie imbarcazioni ; sempre negli ultimi anni” conclude Corrieri “ in occasione della festa, il 24 arrivano moltissime barche provenienti da vari luoghi della Sicilia in particolare da Milazzo per godere dei festeggiamenti”.

La festa si conclude con degli strabilianti giochi di luce creati dagli spettacolari fuochi d’artificio sul mare. Tale festività religiosa venne istituita nel VI° secolo e si svolge dal 21 al 24 ; Il protettore delle Isole Eolie viene festeggiato dagli isolani più volte nell’arco dell’anno in date diverse: il 13 febbraio per la prima traslazione del Corpo, il 5 marzo su richiesta dei contadini che nel 1823 sfuggirono alla pestilenza ed il 16 novembre per lo scampato pericolo nel terremoto del 1824.

Chiara Cannuli

Data notizia: 8/18/2014