L’arte nell’era Facebook: intervista ad Anna Coluccio

L’arte nell’era Facebook: intervista ad Anna Coluccio

Anche quest’anno si è dato il via al contest promosso e curato da Giorgio Grasso, un concorso che premia il talento di giovani aspiranti artisti. Il giudizio delle opere in gara spetta ai tanti iscritti su Facebook che, con un semplice “mi piace”, possono esprimere la propria preferenza.
Le prime trecento opere che riceveranno il maggior numero di Like, nonché i primi cento disegni che verranno selezionati da un’apposita giuria, potranno partecipare gratuitamente a diverse mostre in tutta Italia. Un appuntamento importante per chi è agli esordi, in un mondo tanto affascinante quanto difficile da penetrare quale è quello dell’arte. Tra i giovani in gara c’è anche Anna Coluccio, una ragazza liparota con una spiccata sensibilità artistica. La sua passione per il disegno risale ai tempi dell’infanzia e da allora non si è mai arresa, ha continuato a tratteggiare con una matita piena di sogni e speranze i suoi piccoli capolavori.


«Da quando ho messo la prima matita in mano non ho mai smesso di disegnare. Alle elementari venivo sempre sgridata dalle maestre perché credevano che i disegni me li facesse mia madre!»
Si professa ritrattista, è attratta da visi espressivi più o meno celebri e quando le chiedo da dove nasca l’ispirazione, con quale criterio scelga di disegnare un viso piuttosto che un altro, lei tenta di spiegare a parole un concetto di per sé inspiegabile.
«Non c’è un criterio razionale, non lo so nemmeno io. Spesso mi colpiscono alcuni tratti, alcune ombre e mi vien voglia di disegnarle. È una sensazione inspiegabile»
Il disegno con il quale partecipa al concorso lo ha realizzato attraverso l’utilizzo di copic, pennarelli dai colori sgargianti che assicurano all’artista una maggiore resa dei dettagli.
«Questo disegno, che ho trovato sul web, è stata una vera sfida perché non mi ero mai cimentata in qualcosa di così difficile, rendere la trasparenza dell’acqua è estremamente complesso»
Prima di lasciarla le chiedo quali siano i suoi progetti  per il futuro, non ha dubbi Anna e la sua tenacia, il suo spirito di sacrificio, la sua forza di volontà sono sorprendenti.
«Vorrei fare l’accademia di belle arti, ma resterò qui a Lipari per lavorare e raccogliere un po’ di soldi. Sebbene i miei genitori mi appoggino totalmente, voglio farcela da sola».
Si congeda ringraziando tutti coloro che voteranno il suo disegno, augurandosi che questo possa essere il primo passo verso la realizzazione di un sogno.

di Deborah Tagliarini   
 



Data notizia: 9/26/2014

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