E’ sempre bellissimo realizzare i propri desideri. Ne ho appena realizzato uno. Andare sulle tracce di mio nonno con sua figlia. Traduzione: sono stata a Zurigo con la mia mamma in occasione della festa della mamma.
Perché ho scelto questa meta? Mio nonno materno era cittadino svizzero di Zurigo e in questa tranquilla cittadina abbiamo trascorso un piacevolissimo weekend per conoscere la città del padre.
Come la maggior parte dei centri elvetici Zurigo si affaccia su un bel lago. Il centro è diviso in due sponde dal fiume Limmat: la parte antica e quella dei negozi. La grande ed elegante stazione ferroviaria Hauptbahnhof domina la Bahnhofplatz, la piazza da cui parte il viale principale Bahnhofstrasse.
Lungo il viale ci sono eleganti negozi con le più importanti firme internazionali, naturalmente le vetrine più belle sono quelle della moda italiana. Prezzi inavvicinabili, ma un bel vedere!
Cambiamo argomento. Interessanti il Museo Nazionale Svizzero, il parco civico ed i signorili palazzi ottocenteschi, che ospitano banche e uffici.
A proposito di banche, siamo timidamente entrate a chiedere di cambiare poche centinaia di franchi di venti anni fa ormai fuori corso e il dipendente che ci ha accolte ha fatto il cambio in un minuto, altro che controlli e code italiche, mostrando una gentilezza rara.
Torniamo ai luoghi di cultura degni di nota. Il Grossmunster è l’antico duomo di Zurigo, è il punto di partenza della Riforma svizzera tedesca ed è caratterizzato da due torri; il Fraumunster è attualmente una chiesa parrocchiale, ma era originariamente un monastero femminile; la Peterskirche è la più antica parrocchia medievale.
Tutti edifici e chiese interessanti, ma non abbastanza per chi vive accanto alla Città del Vaticano.
A Zurigo la lingua ufficiale è il tedesco, ma anche nelle scuole viene spesso utilizzato il dialetto regionale, che è una variante dell’alemanno.
E’ una delle città con la migliore qualità di vita del mondo, esaminando parametri come tempo libero, ricreazione, sicurezza, pulizia, stabilità politica ed economica e strutture medico-sanitarie. Ma ho chiesto un parere a Marilena, italiana sposata con uno svizzero e trasferitasi a Zurigo, e questo è stato il suo commento “E’ una noia mortale. Si sta molto meglio in Italia. La settimana scorsa sono stata a Milano: non mi hanno violentato, non mi hanno derubato e mi sono divertita!”.
Effettivamente Zurigo è carina, ma piccola e due giorni sono sufficienti per girarla e farsene un’idea. Ecco allora madre e figlia partire per Lucerna (50 minuti svizzeri di treno dai cui finestrini puoi ammirare campagne, montagne, ruscelli, laghi e mucche).
Lucerna è carinissima, circondata da belle montagne ancora innevate e dal Lago dei Quattro Cantoni. Il suggestivo centro storico si affaccia sul fiume Reuss.
E’ caratterizzata da La Kapellbrücke, il più antico ponte in legno d'Europa, costruito nel XIV secolo. Al suo interno si trovano oltre cento pannelli in legno dipinti nel XVII secolo, al suo esterno vasi di gerani coloratissimi. Attaccata al ponte la Wasserturm, la Torre dell'acqua ottagonale, simbolo della città, costruita attorno al 1300. Il ponte, parzialmente distrutto da un disastroso incendio nell'agosto del 1993, è stato fedelmente ricostruito in soli 8 mesi. Attraversarlo è un “must”. Dopo il silenzio ed il rigore di Zurigo, trovare dei musicisti di strada a Lucerna è stata davvero una festa. E poi a Luzern avevamo una meta: l’Old Swiss House, ristorante del 1858 tanto bello ed elegante quanto buono e raffinato. Eccoci dopo il piatto tipico ed una piacevole passeggiata nella stazione ferroviaria di Lucerna, la cui facciata è opera, tra gli altri, dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava. Treno per Zurigo. Aereo per Roma. Proprio in volo ho chiesto alla persona che amo e mi ama di più al mondo “Cosa ti è piaciuto di più di Zurigo?” Risposta “Lucerna!”
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 5/19/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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