Parco, Pantelleria-Eolie quante analogie

blogsicilia.it Da più parti sull’isola in questi ultimi giorni si va parlando di un fantomatico referendum da realizzare al fine di avere il parere della comunità pantesca sull’istituzione del Parco Nazionale di Pantelleria, un parco che dovrebbe comprendere al suo interno entrambe le aree protette del’isola: quella terrestre (costituita dalla Riserva Naturale Integrata già da tempo in funzione), e quella marina, la cui realizzazione, benché prevista da una legge dello Stato del 1991 (che prevedeva appunto tra le aree di reperimento per le AMP italiane l’isola di Pantelleria), non è, a quasi vent’anni di distanza, ancora avvenuta. In tempi di campagna elettorale (le prossime elezioni della giunta comunale e del nuovo sindaco sono previste il 30 e 31 Maggio p.v.) in un’isola che sembra in questi ultimi tempi essersi aspramente divisa su questo argomento della tutela ambientale, marina e terrestre che sia, la proposta di un referendum in proposito sembrerebbe una soluzione ottimale. Se non fosse per un particolare di rilevante interesse, dai più decisamente ignorato: il Parco Nazionale dell’isola di Pantelleria non è più in discussione, ma è già stato istituito con legge approvata dallo stato italiano il 29 novembre 2007, regolarmente pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2007. La stesura integrale della legge in questione è integralmente riportata sul sito, mentre le parti della legge che più strettamente riguardano Pantelleria, l’Art. 26 e il suo comma 4-septies, ripubblicate nello spazio dedicato all’AMP di Pantelleria sul sito web del sottoscritto. Proprio contro queste due parti della suddetta legge, che istituivano ben quattro nuovi parchi nazionali siciliani (Parco delle Egadi e del litorale trapanese, Parco delle Eolie, Parco dell’Isola di Pantelleria, e Parco degli Iblei), la Regione Siciliana il 28 gennaio 2008 presentò ricorso alla Corte Costituzionale per chiederne l’annullamento, ma non ci fu niente da fare. La stessa Corte Costituzionale con sentenza in data 23 gennaio 2009 respinse il ricorso della Regione Sicilia giudicandolo infondato e inammissibile. Chi volesse prendere visione di detta sentenza, che sancisce di fatto l’istituzione del Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, questo il link alla pagina web di “www.lexambiente.it” dove essa è integralmente riportata. Un documento che può ben spiegare gli intendimenti della Amministrazione Comunale pantesca nell’appoggiare nel 2007 l’iniziativa del Ministero dell’Ambiente per l’istituzione del Parco Nazionale dell’Isola di Pantelleria, è certamente quello dove è riportata integralmente la lettera inviata dal sindaco di Pantelleria, Salvatore Gabriele, ai primi di Gennaio 2008 all’assessore regionale al Territorio Rossana Interlandi, proprio in riferimento alla querelle Regione/Stato, venutasi a creare con l’istituzione dei quattro nuovi parchi nazionali in Sicilia. Possiamo leggerla, integralmente riportata in questo link. Come traspare da tale lettera, le ragioni che inducono il Sindaco Salvatore Gabriele ad appoggiare l’iniziativa ministeriale sono più d’una, certamente valide. Tra esse possiamo riconoscere: 1. Una accentuata e importante valorizzazione dell’isola nel suo complesso ambientale terra /mare. 2. Un’unica struttura gestionale dell’intero ambiente protetto sia a terra che a mare, anziché due enti gestori, che, oltre ad essere più dispersivi e costosi, potrebbero facilmente entrare in conflitto di competenze. 3. Possibilità, in fase di applicazione della legge del Parco Nazionale, di un ridimensionamento e di una riperimetrazione dei vincoli terrestri preesistenti. 4. Semplificazione gestionale, essendo per i parchi nazionali di norma previste unicamente le competenze centrali (statali/ministeriali) e quelle dei comuni interessati (in questo caso solo del Comune di Pantelleria), senza ulteriori possibili interferenze, essendo per legge escluse o superate le competenze regionali (vedi la succitata sentenza della Corte Costituzionale). 5. … e altre ancora, tra cui possiamo includere (seppure non citata nella lettera) la possibilità di creare un’area marina di rispetto e di salvaguardia intorno all’isola di adeguata estensione e importanza, in cui oltre a essere precluse iniziative pericolose o dannose all’integrità costiera dell’isola, eventuali danni procurati da terzi per incuria o dolo, potranno essere perseguiti con maggiore efficacia. Ciò che tuttavia dispiace, è che, di tutta quest’intensa attività dall’Amministrazione Comunale svolta in favore della tutela ambientale dell’isola, alla cittadinanza siano giunte solo poche, contraddittorie e frammentarie notizie. Ed è stata su tale ignoranza che è principalmente lievitato il cosiddetto “Fronte del No” (al parco naturalmente…), timoroso che ulteriori vincoli potessero venirsi a creare e ad aggiungersi a quelli già esistenti per la Riserva Naturale Orientata terrestre; ma spaventando anche i non pochi fautori del “sì”, indotti a pensare che chissà quali interessi nascosti ci fossero… E dispiace ancora che, anzichè incontrarsi per cercare di chiarirsi reciprocamente dubbi e incertezze, riportando il problema nella giusta e reale prospettiva, si sta cercando ancora di nasconderlo e di rinviare il tutto ad altra data, mentre l’urgenza di intervento si fa via via più pressante di fronte alle minacce che sempre più numerose e diversificate (fattorie eoliche, perforazioni petrolifere, pesca intensiva, inquinamento da idrocarburi, etc. etc.) vanno addensandosi in questi ultimi tempi su questo tratto di mare di importanza vitale per il Mediterraneo che è lo Stretto di Sicilia, e al cui centro è proprio l’Isola di Pantelleria. Come altrimenti interpretare la richiesta che lo stesso Sindaco Salvatore Gabriele ha inviato nel Marzo scorso al Ministero dell’Ambiente (dichiarando così di dar ascolto agli amici del “Fronte del NO”) di sospendere le attività di mappatura dei fondali necessarie per l’istituzione dell’area marina protetta, in corso di svolgimento da parte dell’ISPRA lungo le coste dell’isola ? Il Parco Nazionale è di per sé già una realtà e ciò che ora conta è dare ad esso una sostanza davvero coerente con le esigenze dell’isola, presenti e future, e che valga soprattutto a proteggerne le sue caratteristiche ambientali, terrestri o marine che siano.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/11/2010

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