Tribunale, Merlino: "un altro ricorso al Tar"

Tribunale, Merlino: "un altro ricorso al Tar" Riceviamo da Saverio Merlino e pubblichiamo: Personalmente sono passato da un sostegno colmo di speranza (primi mesi) al Governo Monti, a un dissenso colmo di delusione (ultimi mesi). Speravo che questo Governo realizzasse parecchie cose invece continuo a vedere molti annunci, tanta approssimazione, personalismi dei ministri (per carità bravi…ma noiosi); in poche parole vorrei più fatti e meno parole. I fatti che mi aspettavo, per esempio, erano il taglio delle nomine, una legge anti-corruzione, l’ineleggibilità dei condannati definitivi, un reale taglio sui costi della politica e sui privilegi della casta, una seria riforma della pubblica amministrazione, il lavoro. Invece quello che non mi aspettavo erano i tagli alla sanità che hanno compromesso una programmazione sanitaria accettabile e non improvvisata (vedi quella eoliana) o i tagli a una giustizia già lenta e piena di difetti, che elimina servizi essenziali. Hanno evidentemente perso di vista l’essere umano, specialmente quello che vive in particolari realtà del territorio nazionale e si sono concentrati solo sulle banche e sull’economia e questo non può essere assolutamente accettato. Come posso condividere un’altra mortificazione consumata sulla pelle di noi eoliani in questi giorni a proposito del via libera del Consiglio dei Ministri ai tagli dei tribunali che fa scomparire la sede distaccata del Tribunale di Lipari ? Quest’altra decisione, a mio avviso, sancisce la già enorme distanza, oramai incolmabile, tra chi governa e i cittadini ed evidenzia il disprezzo delle richieste poste dai vari livelli istituzionali (Comuni, associazioni, comitati di cittadini, organizzazioni professionali, etc.) al cosiddetto Governo tecnico il quale procede indisturbato (e mi costa ammetterlo e spero di essere presto smentito con i fatti) verso la disarticolazione del sistema su cui si regge una democrazia, in barba ai dettati costituzionali. La chiusura della sede del Tribunale di Lipari, a mio avviso, un obiettivo l’ha raggiunto: ha ulteriormente disorientato la popolazione eoliana e il Ministro Severino e il suo Governo, anche con questo atto illogico e contraddittorio, mi convince che sta conducendo una battaglia della quale si è perso completamente di vista lo scopo. La Ministra a proposito del decreto in questione ha dichiarato: “È stata confermata la soppressione di tutte le sezioni distaccate, nonostante le richieste di mantenimento di alcune di esse, poiché l’esperienza sin qui fatta dimostra che si tratta di un modello organizzativo precario e inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione con un impiego di risorse spropositate rispetto alle esigenze”. Dopo questa dichiarazione e la decisione di sopprimere la sede del Tribunale di Lipari è palese che anche il ministro Severino sicuramente non conosce la realtà delle Isole Eolie! È inconsapevole della storia e delle esigenze di questo territorio, non è informata sulla sua capacità produttiva e delle sue peculiarità. A mio avviso esistono molti dubbi sul profilo di costituzionalità del Decreto e forti perplessità in materia di danno erariale, causato da un atto legislativo che fonda la sua ragione proprio sul risparmio di risorse e farebbe bene l’Amministrazione di Lipari, senza perdere tempo, a presentare un ricorso al Tar oltre a pensare a civili e democratiche manifestazioni di protesta. Il ministro deve dimostrare, inoltre, la fattibilità, in termini economici e logistici, del trasferimento delle attività dalla sede di Lipari in altra sede di Tribunale e come garantirà l’efficienza di cui parla. E a proposito di spreghi, se non ricordo male, su questa vicenda il precedente Governo aveva emanato una legge delega incaricando alcuni tecnici a svolgere verifiche per proporre la soppressione di 160 sezioni distaccate, aveva stabilito criteri e dato incarichi (sic!). Fatta questa operazione, che ha comportato spese burocratiche e tecniche, di gestione della commissione, sono giunti, dopo mesi, alla grande decisione di sopprimere tutto quanto. Potevano farlo subito: questi sono sprechi, che ancora una volta gravano sul cittadino, il quale, oltre a non avere risposte e servizi congrui, dovrà ora anche accollarsi le spese delle lungaggini e, in questo caso, dell’inefficacia del Governo. Poi, anche su questo la Politica ne esce, di fatto, ridimensionata. Il parere del Parlamento, espresso attraverso la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica - entrambi largamente favorevoli al mantenimento della sede del Tribunale di Lipari, è stato sconfessato dal Governo tecnico nazionale, forse le indicazioni e le espressioni di giudizio delle Commissioni Giustizia di Senato e Camera, risalenti alla settimana scorsa, sono stati letti con eccessiva fretta o chissà, non sono stati valutati per niente. E così come ebbi a dire e a scrivere, anche su questo giornale, suggerirei l'opportunità di convocare un Consiglio Comunale straordinario, monotematico e allargato ai comuni dell’Isola di Salina. Non cediamo e non chiniamo il capo. Proviamo, uniti, anche stavolta, a dire la nostra contro la penalizzazione di un'intera comunità. Lipari, 12 agosto 2012 Saverio Merlino

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/12/2012

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