Effetti della crisi sulla salute pubblica

Effetti della crisi sulla salute pubblica Pill(e)oline di Medicina di Giuseppe Sippelli Negli ultimi tempi i cittadini italiani (e non solo) fanno i conti con la crisi economica più grave del recente passato. La sanità del nostro paese nonostante le critiche è una delle più virtuose e qualitative del mondo. Fatti e numeri lo dimostrano: innalzamento della vita media, migliore qualità della vita, mortalità e morbilità infantile fra le più basse del pianeta, alta specializzazione del personale sanitario, elevata e capillare assistenza sanitaria e riabilitativa sul territorio, estesa profilassi vaccinale, unico paese europeo con pediatra di base. La grave recessione economica da un lato ha costretto i governi ad una RAZIONALIZZAZIONE della spesa sanitaria con riduzione degli sprechi e dall'altro la popolazione ad un ridotto potere di spesa. I tagli hanno riguardato il trasferimento di fondi dallo stato alle regioni, il personale sanitario, la spesa farmaceutica, gli esami diagnostici, la riabilitazione, il numero degli ospedali e dei posti letto, i presidi di pronto soccorso 118 e guardia medica in ogni regione ASP e distretto. Gli effetti della crisi su cittadini famiglie e comunità sono enormi: si è ridotto il ricorso alle visite specialistiche (ticket aumentati e allungamento delle liste di attesa), agli esami diagnostici (risonanza, ecografia, endoscopie, TAC,esami del sangue, dosaggi ormonali, screening). Si acquistano più cibi di ridotta qualità ricchi in grassi, sodio, additivi, conservanti e zuccheri semplici e poveri in fibre, vitamine, ferro, proteine, acidi grassi. Si è impennato l'uso di alcoolici, antidepressivi, psicofarmaci vari, sigarette, stupefacenti. Sono comparse nuove forme di dipendenza: gratta e vinci, bingo, scommesse, superenalotto. Preoccupante l'aumento dei suicidi. Sono problemi che affliggono "persone comuni" che perdono improvvisamente il lavoro o sono disoccupate o devono affrontare una spesa imprevista (bollette !! tasse !! divorzio) o che con il loro reddito non riescono più a tirare avanti. Le fasce sociali più a rischio sono le più "deboli" come anziani, bambini, senzatetto, extracomunitari, donne in gravidanza. I pensionati, spesso soli, non riescono a comprare farmaci salvavita, a eseguire visite o esami di controllo, a frequentare un ospizio una casa di cura o di riposo. Spesso devono rinunciare alle gite organizzate, ottimo momento ricreativo. Le donne precarie o che perdono il lavoro, con partner nella stessa situazione , posticipano la gravidanza oltre i 30 anni con aumento dei rischi e durante la gestazione non eseguono tutti i controlli. Discorso a parte meritano i bambini. Il bambino è un essere a sé stante, non è un adulto in miniatura: la sua vita è plasmata da ciò che lo circonda con effetti su serenità affettiva, crescita, psiche, vita di relazione, rendimento scolastico, equilibrio alimentare, linguaggio, sistema immunitario, armonia di vita. Esempi concreti sono le famiglie in crisi dove aumentano litigi, rimproveri, violenze "da ansia". Molte famiglie non possono più permettersi di iscrivere i propri figli in quelle fondamentali attivita' extrascolastiche educative-formative: nuoto, ludoteca, palestra, arti marziali, gite, feste, basket, atletica, danza; capita che non riescono ad acquistare latti speciali per i neonati, alimenti idonei, prodotti per l'igiene del neonato, polivitaminici o integratori o ad accedere a supporti di riabilitazione per bimbi con problemi di salute gravi e cronici (autismo, s.down, cerebropatie, malattie congenite). In molte famiglie si creano condizioni igienico-sanitarie non idonee ad un bimbo: abitazioni poco riscaldate o con molta umidità, ridotta manutenzione dei servizi con rischio di incidenti domestici o elevata promiscuità igienica per coabitazioni forzate con nonni zii parenti o estranei (subaffitti, famiglie con mutui negati per prima casa o che non riescono più a pagare il mutuo, affitti troppo alti, famiglie sfrattate). La sanità italiana, con la sua eccellenza, ha una grande riserva di salute per i prossimi decenni, ESTESA A TUTTI I CITTADINI, quindi abbiamo una rendita importante. Le basi sono state gettate nel florido passato con enormi investimenti economici e scientifici su risorse umane importanti: farmaci moderni, strutture altamente specializzate, tecnologie medico-chirurgiche all'avanguardia, ricerca scientifica di alto livello, protocolli testati, apparecchiature diagnostiche futuristiche. Enorme è l'apporto sociale delle associazioni di volontariato. Stiamo vivendo solo una fase storica transitoria, negativa, complessa. La programmazione è già in atto, con la nuova riforma sanitaria e la spending-review. La luce sicuramente tornerà presto anche nella sanità, che poi è la nostra vita, ma il presente non è affatto, per fortuna, solo buio pesto.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/9/2013

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