Sparanello, Miccichè: è tutto regolare

Sparanello, Miccichè: è tutto regolare Riceviamo dal dott. Giuseppe Miccichè in relazione all'esposto dei 18 residenti a Sparanello all'Uffico demanio di Milazzo e alla Soprintendenza di Messina e pubblichiamo: Oggetto: segnalazione Sparanello, in 18 contro concessione demaniale. Gentile Direttore, mi vedo costretto ancora una volta a reagire a fronte della divulgazione di notizie diffamatorie e non rispondenti al vero in relazione ad una mia iniziativa giuridica, assunta nell’assoluto rispetto della legalità. Va premesso che la questione riguarda un lotto di terreno censito al fg. n. 27 part. 263 in ordine al quale ho chiesto il rilascio di concessione demaniale al solo scopo di curarne la manutenzione e la porzione del muro di contenimento ivi insistente, che le mareggiate invernali nel tempo hanno progressivamente deteriorato al punto da averne provocato il crollo di una parte e da minacciare quella rimanente, com’è chiaramente visibile a chiunque transiti nel tratto di mare antistante. L’interesse per detto intervento nasce dalla posizione del terreno, confinante con la mia proprietà e dal fatto che lo stesso, in pregiudizio soprattutto della mia proprietà, per lungo tempo e nell’assoluta indifferenza dei solerti proprietari che ora si oppongono alla mia richiesta di concessione era stato infestato da vegetazione spontanea e da ratti, adibito a collettore di scarichi abusivi di acque reflue, provenienti dalle proprietà a monte ed a discarica abusiva di rifiuti domestici e di elettrodomestici in disuso, certamente non portati da Palermo, né dai turisti, per esservi ivi collocati. Colgo l’occasione per segnalare che analoga sorte ha subito il vallone sottoposto alla via Sparanello e, nel suo tratto finale in prossimità dello sbocco sulla scogliera, alla mia proprietà, invaso da rifiuti di ogni genere, da elettrodomestici dismessi, da sfabbricidi provenienti da cantieri aperti nelle proprietà a monte, che a mie spese in ogni anno in cui si sono protratti i lavori di realizzazione dei miei fabbricati ho provveduto a far rimuovere dall’impresa appaltatrice, cosa di cui maestranze e direzione dei lavori possono offrire testimonianza. Ho segnalato più volte inutilmente all’Autorità comunale, che esercita funzioni di protezione civile, tale stato di cose, increscioso, pericoloso per la salute dei residenti e per la sicurezza pubblica, posto che l’ostruzione del libero deflusso delle acque meteoriche in occasione delle forti piogge stagionali, per il considerevole scarico pluviale discendente dalla collina, può cagionare pericoli di ostruzione, di frane e di smottamenti verso valle. Non risponde a verità che mi sia arrogato il diritto di modificare la consistenza del terreno demaniale prima di avere ottenuto il rilascio della concessione, in quanto, previa autorizzazione verbale del sig. Cristoforo Favorito, sino a quel momento detentore dell’area, mi sono limitato a far eseguire un intervento di pulizia con rimozione di detriti, vegetazione e rifiuti vari; costituisce una notizia destituita di qualsiasi fondamento l’avvenuto inizio di lavori di sbancamento in assenza del permesso delle pubbliche autorità o l’impossessamento dell’area, che è a tutt’oggi libera, non delimitata da recinzioni, accessibile a chiunque voglia farvi ingresso, in alcun modo fisicamente annessa alla mia proprietà; e che ciò non sia affidato alle mie sole parole resta confermato dal fatto che il personale della Capitaneria di Porto di Milazzo in ben due occasioni, su mie richieste scritte in data 7 giugno 2012 e 3 ottobre 2012, con le quali si è segnalata l’esigenza di un intervento nell’area in oggetto, ha effettuato sopralluoghi durante i quali ha constatato l’assoluta mancata esecuzione di un intervento di alterazione strutturale o funzionale del muro preesistente, dell’area e della scogliera. Intendo comunque precisare pubblicamente la mia disponibilità a rinunciare all’istanza di concessione qualora l’autorità demaniale, o, in alternativa, i diciotto cittadini che si sentono lesi nei loro diritti, assumano l’impegno formale di realizzare a loro spese le necessarie opere di stabilizzazione e messa in sicurezza del muro e del terreno. Mi riservo comunque di prendere visione dell’esposto presentato al Dipartimento Regionale dell’Ambiente e di tutelare, in ogni sede consentita, civile e penale, la mia indiscussa ed indiscutibile onorabilità di cittadino che ha sempre agito nel rispetto della legge e delle prescrizioni delle Pubbliche Autorità. RingraziandoLa per la disponibilità e lo spazio che vorrà accordare a questa mia nota, porgo distinti saluti.

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/18/2013

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