Malfa, tra "retrografie" e Caravaggio

Malfa, tra "retrografie" e Caravaggio Michele Merenda SALINA – Tra le attività culturali 2013 della Biblioteca comunale di Malfa, c’è da citare il notevole accostamento artistico attuato nel tardo pomeriggio di venerdì 12 luglio di fronte ad un vasto pubblico. L’addetto culturale Antonio Brundu, ha infatti presentato la mostra di “retrografie” di Ambra Mirabito di Canneto (isola di Lipari) ed il libro “Il Caravaggio scomparso” del prof. Alvise Spadaro di Caltagirone (Catania). Un modo di intendere l’Arte senza confini generazionali, inteso nel senso più autentico del termine, guardando cioè alla genuina qualità delle opere e di tutto quanto c’è da dire al riguardo, senza paraocchi ed allo stesso tempo scevro da qualsiasi appariscenza fine a se stessa. Le foto dell’artista eoliana (esposte fino al 30 luglio), laureanda alle Belle Arti di Messina, sono state assai apprezzate dai numerosissimi partecipanti all’inaugurazione, dove è stato possibile ammirare delle immagini che fuggissero dai soliti stereotipi e che allo stesso tempo si armonizzassero in strutture che andavano da colori molto brillanti a gradazioni di bianco e nero assai intense. Un debutto che quindi promette assai bene e già si rimane in attesa di ulteriori risvolti professionali. Per quel che riguarda invece l’opera del prof. Spadaro (architetto ed ispettore onorario ai Beni Culturali), si può parlare di un testo in cui si ricostruiscono minuziosamente tutte le vicende legate al furto della “Natività con i santi Lorenzo e Francesco”, avvenuto a Palermo nell’autunno del 1969 e le relative indagini compiute per tentarne il recupero, rese note negli ultimi quarant’anni principalmente attraverso la stampa italiana. A questa vicenda si lega quella dell’unica copia del quadro di Caravaggio, fedele e di buona fattura, dipinta solo pochi anni dopo l’originale e ritenuta perduta da tutti gli studiosi, scoperta però dall’autore stesso a Catania nel 1984. Vicende che vedono coinvolti carabinieri, boss della mafia, soprintendenze, pentiti, scrittori, detective (più o meno validi), collezionisti italiani, svizzeri, sudafricani, prefetti, speculatori, narcotrafficanti, storici dell’arte, estorsori, Interpool, politici e visionari. Indagini che proseguono fino a quando il quadro diventa un «personaggio» letterario. E anche la sua copia rischia seriamente di assumere via via le medesime connotazioni. L’autore ha cercato nel corso del lavoro di riportare le notizie come furono presentate volta per volta, evitando le sue considerazioni per lasciarle tutte al lettore. Una giornata che ha quindi messo insieme ciò che è convenzionalmente inquadrabile come un passaggio di testimone da una mano artistica all’altra, ma che il valore dell’Arte in quanto tale ha fatto sì che tale movimento non risultasse mai univoco in un’unica e semplice direzione. (nella foto, da sinistra: Spadaro, Brundu e Mirabito)

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 7/16/2013

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