La lucertola delle Eolie si sta estinguendo

Podarcis Raffonae, rettile del sottordine dei sauri è un fedele abitante delle Isole Eolie, lo possiamo trovare infatti solo nella zona di Vulcanello, a Strombolicchio, su La Canna e sullo Scoglio Faraglione di Salina. Curiosa risulta la sua etimologia: Podarcis richiama il “più veloce” del pelide Achille, mentre con Raffonae lo scopritore di questo rettile volle ricordare il cognome della moglie. Se poniamo attenzione alla scala dello stato di conservazione vediamo che la situazione per la lucertola delle Eolie risulta critica, estremamente critica dal momento che è uno dei vertebrati italiani a maggior rischio di estinzione. Sauro che può raggiungere i 25 cm si ciba prevalentemente di insetti durante la stagione invernale, mentre nel periodo estivo la sua dieta si compone di sostanze per lo più vegetali. Da alcune stime recenti possiamo quantificare la loro presenza in un migliaio di esemplari, mentre molteplici studi affermano che in passato questa lucertola popolasse l’intero arcipelago eoliano ed a causa della competizione con la più comune lucertola campestre (Podarcis sicula), introdotta dall’uomo attorno al 7.000 a.C, il loro habitat naturale si sia ridotto in meno di 20.000m2. Abitanti primordiali delle nostre terre, amanti del sole accecante e del continuo rifrangersi delle onde sugli scogli, portano vivo uno sguardo ad un passato preistorico e talvolta malinconico proprio come Federico Garcìa Lorca ci racconta nella sua poesia: “ Sul sentiero bruciato ho visto il buon lucertolone, goccia di coccodrillo, meditare. Con la sua verde sottana di abate del diavolo, il colletto inamidato e il portamento corretto, ha un’aria molto triste da vecchio professore. Quegli occhi rinsecchiti di artista fallito, come guardano la sera morente!
E’ questa la sua passeggiata serale, amico? Usate il bastone, ormai siete troppo vecchio don Lucertolone, e i bambini del paese vi possono spaventare”

di Beatrice Gamberoni

Data notizia: 2/27/2015