I guardiani dell’isola di Vulcano

A partire da ieri, lunedì 25 maggio 2015, Vulcano ha delle sentinelle speciali: un gruppo di 40 alunni ha ricevuto il distintivo di Guardiani dell’Isola. L’associazione ambientalista Marevivo, con il contributo di “Mari del Sud Eco – Resort & Village”, ha coinvolto sei classi dell’istituto comprensivo Santa Lucia di Vulcano nel progetto di educazione ambientale “Delfini Guardiani”. Gli studenti sono stati formati per diventare delle vere e proprie sentinelle a difesa del territorio in cui vivono. Con il loro distintivo potranno, da oggi in poi, presentarsi in Comune e in Capitaneria di Porto per segnalare tutti i problemi che rileveranno sulla loro isola. Proprio come i loro compagni di Giglio, Capri, Ischia, Ponza, Ventotene, Lampedusa, Linosa e dell’Arcipelago della Maddalena, le classi terza, quarta e quinta elementare e tutte le classi delle medie di Vulcano possiedono ora tutte le competenze necessarie per poter controllare l’ambiente in cui vivono. Nel corso di questi mesi hanno svolto numerose attività non solo in aula, ma anche all’aperto immersi nell’incontaminata natura eoliana: ricognizioni in spiaggia, sea-watching, lezioni con artigiani e pescatori locali, escursioni per ammirare le rocce e la flora mediterranea, passeggiate per i sentieri dell’isola con i biologi di Marevivo, studio delle piante e del loro adattamento ad un territorio influenzato dalla presenza di un vulcano attivo e visite alla spiaggia di sabbie nere e acque calde. L’ultima attività organizzata per i guardiani dell’isola è prevista per oggi. Gli alunni avranno la possibilità di poter partecipare ad una lezione esclusiva a bordo della nave – scuola a vela della Marina Militare: da questo posto privilegiato potranno, grazie al comandante e al suo equipaggio, studiare i vari tipi di costa e iniziare ad apprendere i fondamenti della navigazione a vela. Che le parole di Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, siano d’esempio e di stimolo per l’organizzazione di altre attività simili: “solo una coscienza diffusa, che parta proprio dai più giovani, può provocare un cambiamento di rotta, indispensabile per proteggere un territorio tanto prezioso e fragile come le piccole isole del nostro Paese”.

Data notizia: 5/26/2015