“Timpone delle Femmine”: le donne tesoro dell’isola

Come per Pierre Puvis de Chavannes in Jeunes filles au bord de la mer [Ragazze in riva al mare], ad Alicudi, la più piccola delle isole Eolie, le donne hanno sempre goduto di fondamentale importanza. Vi è un posto sicuro, quasi una fortezza naturale, esplorabile 365 giorni l’anno, dove le donne e talvolta anche i bambini, venivano protetti, come fosse la terra stessa dell’isola che creasse una corazza alle abitanti del luogo. Anticamente chiamata Ericusa per l’abbondante presenza dell'erica, una pianta ancora oggi presente sulle pendici del cono vulcanico, Alicudi fu bersagliata per lunghi secoli da continue incursioni da parte dei pirati alla volta della conquista del Tirreno. I frammenti ceramici testimoniano un’influenza romana che non scaturì però forti pressioni come invece quella barbarica. Efficace testimonianza di quanto scoperto è (rilevato il 14 Gennaio del 2008) il “Timpone delle Femmine”, un fortino naturale dove venivano rinchiuse le donne durante le incursioni dei corsari, evitando così che fossero rapite. Che tutto ciò avvenisse per benevolenza o tradizione a noi non è dato saperlo, tuttavia la storia dimostra quanto la donna e i bambini hanno sempre rappresentato le categorie più da tutelare, accudire e tenere con cura. Le invasioni costringevano incondizionatamente la popolazione isolana a trovarsi un riparo naturale, e anche se buona parte riusciva a costruire casette sui terrazzi a mezza costa sul versante orientale dell’isola, le donne, rivestendo un ruolo non indifferente circa la famiglia dell’isola e i valori morali, hanno sempre avuto l’opportunità, grazie anche all’andamento del suolo, di avere un posto sicuro, privilegiato e segreto. De Saint-Exupéry diceva: “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”, e forse è proprio questo che le donne insegnavano, seguendo il percorso che conduce in contrada Piano Fucile ed al Fortino naturale del Timpone delle Femmine.

Di Martina Leone

Data notizia: 6/22/2015