Le Eolie e le 5 “W”. Where, alla scoperta di Stromboli

Stromboli “ Faro del Mediterraneo”: questo l’appellativo con il quale per secoli l’isola è stata chiamata dai viaggiatori. Punto di riferimento per i naviganti grazie alle sue eruzioni costanti che regalano da sempre fontane di lava e qualche colata lavica, Stromboli è un mix di colori ed odori unici al mondo e offre attrattive talmente variegate da suscitare l’interesse di turisti provenienti da ogni dove.

L’estate si avvicina e con essa la voglia di tintarella che è possibile soddisfare anche solo con la vista. Approdati sull’isola a Punta Sicari è possibile scorgere la bellezza della scogliera alternata da insenature, spiagge di sabbia nera, grotte e sullo sfondo le case dal tipico colore bianco, incorniciate dal verde degli ulivi e dai colori solari degli agrumeti.

Per chi volesse deliziare lo sguardo con la vista del porto, della spiaggia di Sicari e dello Strombolicchio, il vulcano più antico di tutto l’arcipelago ma ormi spento, bisogna raggiungere piazza San Vincenzo attraverso una salita abbellita da fiori di cappero e negozietti tipici. La sera, invece, è possibile raggiungere dal centro cittadino l’Osservatorio, distante appena 100 m dal cratere del vulcano e adibito a ristorante, dal quale è possibile assistere alle eruzioni di lapilli che si ripete in media ogni 20 minuti.

Il momento più suggestivo per visitare la Sciara del Fuoco? Il tramonto durante il quale la spiaggia si tinge dei colori rossastri che vedono spegnersi il sole sul mare. E per chi ama le alture impossibile non raggiungere la cima dello Stromboli dalla quale è possibile scorgere talvolta l’Etna, lo stretto di Messina e la costa siciliana. Riposo e relax troveranno infine la loro culla a Piscità, zona residenziale facilmente raggiungibile dalla Chiesa di San Bartolomeo, risalente al 1801, e conosciuta per le calette di spiaggia nera tra i costoni di pietra lavica.

di Carmen Peluso

Data notizia: 5/5/2016