Un calendario per ringraziare Lipari: l’iniziativa della Onlus “Amici della Zizzi” 1° parte

Un calendario per ringraziare Lipari: l’iniziativa della Onlus “Amici della Zizzi” 1° parte

«Siamo stati per venti giorni nel mese di settembre, insieme ai nostri ragazzi, nella magnifica isola di Lipari, ospiti di una popolazione che ha fatto quadrato attorno a noi riempiendoci di doni ed attenzioni. Davanti a tanta generosità, poco o nulla possiamo fare per sdebitarci». Non finisce mai di ripeterlo Riccardo Ripoli, responsabile dell’associazione livornese “Amici della Zizzi Onlus”, che ha come scopo principale quello di compiere prevenzione ed accoglienza nei confronti dei minori a rischio. Parallelamente, la stessa si impegna a promuovere la cultura dell’affido affinché sempre più bambini possano essere aiutati.
Dall’esperienza lipariota, nasce così il Calendario 2017 dell’Associazione a Lipari, che sta per essere realizzato grazie ad una campagna di crowdfunding.
«Nel nostro piccolo abbiamo deciso di dedicare alle persone di quest’isola meravigliosa che dal 2006 ci accoglie con così tanto amore» afferma Ripoli.Si tratta, dunque, di dodici scatti realizzati dal bravissimo fotografo liparota Alessio Pellegrino, che hanno immortalato altrettanti attimi magici dell’attività dell’associazione durante il soggiorno eoliano. Chiunque voglia contribuire alla realizzazione, tramite una sponsorizzazione, può collegarsi sul sito della onlus www.zizzi.org.


Intanto noi, in esclusiva per Lipari.biz, abbiamo sentito il responsabile nonché ideatore dell’iniziativa.

- Riccardo, una grande associazione la vostra, da quando è nata la vostra passione ?

«Grazie per i complimenti, ma ti assicuro che non abbiamo alcun merito perché l’amore donato dai ragazzi è talmente grande che ci ripaga abbondantemente di ogni fatica o problema che si debba affrontare. Hai detto bene "passione". Tutto nacque per caso, ma per me che ho fede il "caso" non esiste e c'è sempre un progetto. Il 4 gennaio 1986 morì la mia mamma di tumore, aveva 47 anni ed io 21. Mi ritrovai sperso, senza una guida: figlio unico, con mio padre avevamo lo stesso carattere e grande difficoltà di dialogo, gli amici si vedono nel momento del bisogno e all'epoca sparirono tutti, ed infine con la mia ragazza non ci si capiva più forse proprio per la tragica esperienza che stavo vivendo. Nove mesi dopo, il tempo di gestazione di un bambino, nacque l'Associazione, o meglio il suo embrione perché la nascita ufficiale, con atto notarile, risale all'anno successivo, al 19 maggio 1987.

Un giorno sentii parlare di una missione in Camerun, così andai da un sacerdote che avevo sentito predicare e mi era piaciuto e gli chiesi consiglio su come fare per divenire missionario laico. Mi guardò a lungo e poi da napoletano schietto qual era mi disse "Tu si' scemo". Ci rimasi malissimo. "Primo non puoi andartene lasciando qui da solo tuo padre, secondo hai iniziato l'università e quello che si inizia si porta a termine, terzo qui a Livorno c'è tantissimo da fare" e così dicendo mi dette il nome di una signora, Olimpia Sgherri, oggi in odore di santità, che in seguito chiamavamo la Madre Teresa di Livorno. Proprio lei mi portò a conoscere una realtà di abbandono e povertà che non pensavo potessero esistere nella mia città: da quel giorno iniziò la nostra grande avventura».



Data notizia: 9/28/2016

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calendario - lipari - associazione - zizzi - alessio pellegrino -



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