Prevenzione incendi, taglio dei finanziamenti

Prevenzione incendi, taglio dei finanziamenti Gazzetta del Sud Oltre trecento interventi di spegnimento per 1.497 ettari in fiamme e una riduzione pari al 67% dei roghi rispetto all'anno precedente: questo il bilancio delle attività effettuate dai forestali della provincia di Messina lo scorso anno. Ma per il 2009 sarà difficile mantenere questo trend. La denuncia arriva dalla Flai-Cgil che lancia l'allarme sulla grave carenza di risorse stanziate dalla Regione per la lotta agli incendi, la prevenzione e la cura del territorio. «A fronte di una previsione di spesa di 10 milioni di euro per garantire l'attività nel Messinese, il Governo regionale ad oggi ha stanziato appena 3 milioni e 800.000 euro che non saranno sufficienti per coprire il lavoro di tutte le squadre e per mantenere attivo il servizio nei mesi più critici». Il segretario della Federazione dei forestali della Camera del Lavoro, Enzo Cocivera rileva pure come il rischio concreto «è che dopo la regressione registrata nel 2008, per il 2009 torni a salire il numero di incendi». Secondo i dati diffusi dall'Ispettorato forestale di Messina, gli ettari di territorio devastati dai roghi nel 2008 sono appunto scesi del 67%. «Questo grazie ad una costante attività di cura del territorio, di prevenzione e di controllo perché gli incendi si diffondo per fatti dolosi e per incuria del territorio», evidenzia Cocivera. L'attività dei forestali sul territorio della provincia di Messina è suddivisa per 7 distretti: Colli San Rizzo, Barcellona-Savoca, Francavilla-Novara-Patti-Montalbano, Galati-Naso-S. Angelo-Tortorici, Cesarò-Militello-S. Fratello, Capizzi-Caronia-Mistretta-Tusa, Lipari. Complessivamente 93 le squadre dislocate sul territorio, 576 gli addetti al pronto intervento, 150 le vedette, 176 addetti alla guida dei mezzi speciali. «Dal momento che la prevenzione è l'arma fondamentale contro gli incendi, è fondamentale intervenire sul territorio prima dell'arrivo del caldo con le attività di cura e manutenzione anche delle vie di accesso ai demani forestali. Ma – spiega Cocivera – solo una parte degli addetti entrerà in servizio la prima settimana di maggio perché la maggior parte dei forestali comincerà le proprie giornate solo i primi di giugno». La Flai-Cgil evidenzia come solo un maggiore e migliore controllo può limitare l'attacco e la devastazione del territorio anche attraverso l'elevazione delle giornate di impiego per quei lavoratori che oggi ne effettuano solo 101 nell'arco dell'anno. «La Regione – prosegue Cocivera – oltre a garantire l'attuale sistema di controllo e prevenzione attraverso la copertura dell'intero impegno di spesa fino ai 10 milioni di euro previsti, deve portare a 151 le giornate di lavoro per tutti i forestali. Solo così si può pensare di attuare un adeguato sistema di manutenzione e prevenzione ed evitare il verificarsi di scempi e tragedie».(i.c.)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/23/2009

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