Privatizzazione Siremar, pronto il ricorso di Sns

Privatizzazione Siremar, pronto il ricorso di Sns Lipari- Sulla gara per la privatizzazione di Siremar, aggiudicata a Compagnia delle Isole, incombe il ricorso preannunciato dalla società di Navigazione siciliana spa. Uscita sconfitta, ha dato mandato ai propri legali di presentare un ricorso al Tar del Lazio per l'annullamento dell'aggiudicazione e all'Unione europea, ritenendo che la garanzia data dalla Regione si configura come aiuto di stato che è espressamente vietato nelle procedure di privatizzazione. I legali della cordata in tal senso richiamano la recente indagine avviata dalla Commissione Europea proprio sugli aiuti di Stato in relazione ad alcune misure di sostegno pubblico che l'Italia ha adottato a favore delle società dell'ex gruppo armatoriale Tirrenia. Nel ricorso si evidenzia che la privatizzazione della Siremar è avvenuta solo grazie all'intervento di risorse pubbliche, con la Regione Sicilia che al momento dell'aggiudicazione della gara era non solo azionista di maggioranza ma anche garante di Unicredit, l'istituto bancario che a sua volta ha garantito il pagamento di 40 milioni di euro (l'offerta complessiva è stata di 69) da parte della Compagnia delle Isole, aggiudicataria della società di navigazione. Quella garanzia - a detta della società di navigazione siciliana - non poteva avvenire e comunque - come sottolineato anche da diversi deputati regionali (Ardizzone, Beninati, Formica) doveva passare attraverso una legge dell'Ars, "in quanto un parere non può scavalcare il Parlamento". Ma il nodo riguarderebbe proprio l'aspetto sostanziale: «anche una semplice garanzia o controgaranzia di un ente pubblico - sottolineano i legali della società di navigazione siciliana - si configura come aiuto di stato, strumenti vietati dai Trattati europei. Pertanto appare scontato l'intervento della Corte di giustizia europea, con tutte le sanzioni previste. Da qui la nostra richiesta di annullamento in quanto le regole della concorrenza sono state alterate».

a cura di Peppe Paino