Italpomice, sequestro beni per 900 mila euro

Lipari- Il giudice della sezione distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona, Francesco Catanese, ha autorizzato prima ancora di sentire le parti il sequestro conservativo dei beni mobili e immobili appartenenti alla Italpomice S.p.A fino a 900 mila euro. E’ stato richiesto su ricorso presentato dagli avvocati Gaetano Orto Luca Frontino e Walter Militi per conto di Antonino, Bruno, Rosanna, Daniela, Fausto e Mirella Saltalamacchia e Anna Catania, eredi di Bartolo “Lello” Saltalamacchia, operaio dell’azienda di Acquacalda, morto sul lavoro a soli 50 anni, il 10 febbraio del 2004. Il via libera del giudice alla misura cautelare in considerazione del fatto che la fissazione dell’udienza di comparizione delle parti ( prevista per il prossimo 23 novembre) e l’instaurazione del contraddittorio potrebbero vanificarne l’efficacia. Ma anche , per il pericolo di dismissione del patrimonio della società conseguente alla possibile approvazione della proposta di concordato preventivo avanzata dalla Pumex S.p.A. per la quale il prossimo 12 ottobre si terrà udienza al Tribunale di Barcellona. Pumex, va ricordato, controllante dell’Italpomice e creditrice dalla stessa di un milione e mezzo di euro. Per la morte di “Lello” Saltalamacchia, scivolato lungo il canale di raccolta della pomice e ritrovato cadavere all’interno dello stesso macchinario, lo scorso 9 marzo , sempre alla sezione distaccata del Tribunale di Lipari, sono stati condannati un anno e un mese di reclusione l’ex legale rappresentante dell’Italpomice, dott. Angelo Merenda; a undici mesi l’ex direttore responsabile Enrico Lo Monaco e a 9 mesi l’ex sorvegliante Michele Saltalamacchia.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/7/2010