Ufficio postale a Vulcano Porto levante

Ufficio postale a Vulcano Porto levante Vulcano- Il vicepresidente della Federalberghi delle Eolie, Edoardo Zitelli, ha chiesto a nome dell'associazione, la chiusura dell'ufficio postale di Vulcano Piano e la conseguente trasformazione dell'ufficio di Porto Levante da stagionale in annuale. La richiesta per i reiterati disservizi. Il testo del documento inviato alle direzioni generale e provinciale di Poste Italiane: - Oggetto: Isola di Vulcano - spostamento ufficio postale annuale da località Piano a località Porto Levante. La scrivente, in rappresentanza delle strutture alberghiere, denuncia la gravissima carenza nello svolgimento del servizio postale sull’Isola di Vulcano. L’ufficio del Porto di Levante, vero cuore abitativo dell’Isola, rimane aperto solo per un brevissimo periodo dell’anno e soffre di insufficienti attenzione da parte della Vs. dirigenza a danno della funzionalità, ritorno economico e servizio agli utenti.Ci appare davvero difficile comprendere le ragioni di tale decisioni, se riflettiamo che nei pressi di Porto Levante vi siano dodici alberghi, quattro residence medio grandi, un rilevante numero di condomini, due supermercati per la grande distribuzione, due negozi di generi alimentari, due macellerie, una pescheria, dieci ristoranti, otto rosticcerie e tavole calde, nove bar e diversi locali di ritrovo, un rifornimento di benzina, un’autofficina, due noleggi, l’unica farmacia, panificio, tabaccaio, giornalaio, due negozi di ferramenta, due negozi di frutta e verdura, due agenzie di viaggio, uno sportello stagionale del Banco di Sicilia, il presidio dell’ASL 5, il medico condotto, la sede della delegazione municipale con il vigile, la stazione dei carabinieri, taxi ed autobus di linea, diversi negozi di articoli vari e gioiellerie nonché diverse centinaia di case per vacanze per un picco di circa 15.000 persone. Al Piano si trovano invece solo 3 ristoranti, 1 negozio di derrate alimentari, una pensione ed un centinaio di abitazioni private.Si è pertanto obbligati comunque a scendere giornalmente al porto per poter effettuare gli acquisti quotidiani ed ottenere i servizi essenziali.Un’isola, quella di Vulcano, certamente in crescita, che in questi ultimi anni ha visto, nuove significative e qualificanti iniziative imprenditoriali aperte ben oltre fine stagione.Sempre rilevante il flusso turistico (anche nei mesi di giugno e settembre) a tal punto, che le autorità comunali hanno istituito per i quattro mesi estivi un ticket d’ingresso.Forse più semplicemente chi ha deciso, non conosce l’isola di Vulcano ed in tal senso si allega foto satellitare con l’ubicazione degli uffici attuali.Questo continuo disservizio ha penalizzato e continua a penalizzare in maniera gravissima l’esercizio delle attività sociali, economiche e turistiche in un’isola che nel turismo fonda la sua economia principale, ed ha come fondamento cardine la comunicazione: il costo del cittadino di Vulcano per la spedizione e/o il ricevimento delle lettere e per l’uso del servizio postale, è lo stesso di quello pagato dal cittadino che vive e lavora a Messina, Lipari, o in qualsiasi altro comune Italiano.A livello di costi, la Poste s.p.a. è costretta a pagare il fitto di 2 uffici, con conseguente raddoppio del personale nei mesi estivi, ed otterrebbe dallo spostamento un notevole risparmio.I dipendenti che non risiedono sull’isola sono costretti a raggiungere l’ufficio solo quando i collegamenti in bus, poco frequenti, lo permettano.In caso di avverse condizioni meteomarine la popolazione ha più volte percorso i 7 km di distanza, trovando all’arrivo l’ufficio chiuso: se fosse posizionato al porto sarebbe più facile avere informazioni in merito.La sede del Piano non è comunque adeguata, non risponde alla vigente normativa sulla privacy e costringe i clienti, in caso ci siano più di 3 utenti contestualmente, a sostare all’esterno sotto le intemperie per aspettare il proprio turno.Essa è inoltre isolata dal cuore dell’isola, ed essendo priva di qualsiasi sistema di sicurezza, è facile preda di possibili atti deliquenziali, come accaduta nel mese di Settembre 2007La maggior parte della posta viene recapitata a Porto Levante ma essa deve salire al Piano per essere smistata e ritornare per altri 7 Km giù al porto per essere consegnata ai destinatari, con una notevole perdita di tempo ed un grave rischio per il portalettere che deve affrontare in scooter i tornanti della strada con la maggior parte del carico giornaliero ed in qualsiasi condizione metereologica.Le linee telematiche del Piano sono insoddisfacenti e spesso non funzionano, mentre al porto è già presente da 3 anni l’ADSL ed in caso di guasto delle attrezzature, i tecnici riescono ad arrivare tranquillamente a piedi con appena un minuto di cammino, mentre per lo sportello del Piano perdono il doppio del tempo e devono attendere le coincidenze dei bus di linea.Con lo sviluppo dei nuovi servizi implementati della Poste s.p.a., gli utenti dell’Isola potrebbero far aumentare considerevolmente il fatturato della sede, anche con l’installazione di uno sportello Postamat, visto che sino a Giugno non vi sono sportelli bancari aperti e l’unico Bancomat è spesso fuori servizio.Anche la cittadinanza di Vulcano chiede il medesimo spostamento, ed invierà a breve una petizione firmata: i “Vulcanari”, perché sono spesso costretti ad effettuare le operazioni presso lo sportello di Lipari centro a causa dell’inefficienza dell’ufficio del Piano.Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede pertanto lo spostamento al Porto di levante del servizio postale continuativo annuale sull’isola di Vulcano, con conseguente chiusura dell’ufficio del Piano. All’uopo si allegano : -Foto satellitare dell’isola; -Totale al 2007 degli iscritti al voto nelle località di ché trattasi ( come si evince dalle ultime liste elettorali aggiornate a Marzo 2007, vi sono più residenti al porto); Fatti salvi diritti ed azioni, si attendono notizie in merito-. Il Vicepresidente Federalberghi Isole Eolie Edoardo Zitelli

, a cura di Peppe Paino