Depuratore, la battaglia dei cittadini

Depuratore, la battaglia dei cittadini Lipari- Si torna a protestare nell’isola, dopo le polemiche dello scorso marzo con il commissario per l’emergenza idrica Luigi Pelaggi, contro la realizzazione del depuratore a Canneto Dentro, degli impianti di sollevamento vicino al porto e nella stessa Canneto e contro la riapertura dell’ex discarica dei rifiuti di Lami Malopasso. Si è svolta ieri sera un’assemblea pubblica proprio a Canneto alla presenza del legale dei cittadini, avv. Paolo Intelisano, che ha fatto il punto della situazione. “Abbiamo avuto due udienze al Tar del Lazio per decidere sulla sospensiva del ricorso. Nella prima udienza del 13 maggio- ha spiegato- il Tar ha rigettato l’istanza cautelare perché mancava il fatto grave e irreparabile in quanto il progetto non era stato ancora approvato; il giorno dopo l’udienza il Commissario ha ,però, approvato il nuovo progetto e abbiamo quindi, ripresentato un’altra istanza cautelare. Ma il Tar il 31 agosto ha stabilito che non c’era, ancora, il danno grave e irreparabile perché l’appalto non era stato affidato. Frattanto, in attesa che la decisione entri nel merito, il Tar ha detto sostanzialmente che il Commissario è competente per realizzare il depuratore ritenendo di non dover sospendere l’intero procedimento”. C’è, dunque, forte preoccupazione. Anche in relazione agli espropri . “ A tal proposito- ha dichiarato Intelisano- l’avvocatura ha fatto presente che le procedure inizieranno non prima di gennaio 2012 ma è chiaro dovranno essere precedute dalla notifica di un decreto ai proprietari . Ancora, comunque- prosegue il legale- deve essere bandita la gara ma, frattanto, c’è la possibilità di rifare appello al Consiglio di Stato per cercare di bloccare il procedimento”. Procedimento che – aggiunge il legale del Codacons- è stato più volte viziato. “ Ci sono, a tal proposito, altre criticità come la variante al Prg non approvata dal Consiglio comunale contrariamente a quanto dispone la normativa regionale per la quale il Commissario non può derogare. E c’è – osserva l’avvocato- nel nuovo progetto anche un problema per gli insediamenti artigianali. Possono essere autorizzati qualora la Regione autorizzi a sua volta la costruzione dei lotti ad una distanza di dieci metri dal confine con l’impianto di depurazione. C’è,però, una legge regionale che stabilisce che la distanza minima deve essere di cento metri. Essendo un problema igienico- fa rilevare Intelisano- appare difficile che si possa derogare e ridurre una distanza da 100 a 10 metri. Inoltre i capannoni sempre secondo il progetto si dovrebbero realizzare vicino ad un torrente. Infine – conclude il legale- c’è anche il problema della riapertura della ex discarica dei rifiuti di Lami dove si conferirà per ridurre i costi, tutto il materiale da risulta”.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/18/2011

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