Memoria del transito, a Roma, di Madre Florenzia

Memoria del transito, a Roma, di Madre Florenzia Antonio Brundu ROMA- Si è svolta, recentemente, a Roma, nella Casa Generalizia delle Suore Francescane di Lipari, l’evento sulla “Memoria del Transito” di Madre Florenzia Profilio, fondatrice nel 1905, dell’Istituto Religioso, presente, oggi, in numerose località italiane ed all’estero (Brasile e Perù). Florenzia è tra coloro che vivono nel tempo e vivono in eterno: è questa la certezza che hanno portato, nell’animo e nel cuore, quanti hanno partecipato alla “Memoria del Transito”, il 19 Febbraio scorso con la preghiera dei Solenni Vespri e il 20 febbraio con la Celebrazione Eucaristica di ringraziamento, nella Chiesa di Sant’Antonio (voluta da Madre Florenzia e dove riposa il suo corpo). Nel tardo pomeriggio del 18 Febbraio, proprio nelle chiesa, vi era una luce particolare, come se l’azzurro terso del cielo e la luminosità del sole, che per tutto il giorno avevano avvolto Roma nella bellezza della Primavera, si fossero fermati per posarsi sulle artistiche vetrate, sui candelabri, sui vasi che con originali e armoniose composizioni floreali spingevano a ripetere con Francesco: “ Laudato sii mi Signore!….”; ma il segno tangibile che si stava vivendo un momento straordinario di memoria e di preghiera era dato dai tanti fedeli, dagli amici,dalle famiglie, giunti da tutte le parti d’Italia, soprattutto da Palermo e dalla presenza di Mons. Carmelo Cutitta (Vescovo Ausiliare della Diocesi di Palermo), Mons. Giovanni Marra (Arcivescovo Emerito di Messina, Lipari e S. Lucia del Mela), Mons. Giuseppe Liberto (dal Vaticano), Padre Gandolfo Collura (o.f.m.), Padre Gianni Califano (o.f.m.), insieme presenti per unirsi in preghiera con le Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari. La Superiora Generale, Suor Maria Floriana Giuffrè, ha salutato i presenti e ha ricordato che “la Memoria del Transito è un momento di preghiera e di riflessione sullo straordinaria testimonianza di vita e di fede di Florenzia, donna consacrata a Dio, ma sempre protesa ad impegnarsi nella realtà sociale, per essere vicino ad ogni fratello con quella carità operosa che è l’essenza del messaggio cristiano e che la spinse ad eliminare dal corso della sua esistenza terrena tutte le cose superflue, inutili, andando all’essenziale e scoprendo così con Francesco la perfetta letizia”. In un clima di intenso raccoglimento e durante la preghiera dei vespri, Suor Maria Floriana Giuffrè, ha letto il Transito e ciascuno ha rivissuto l’emozione di “ricordare” le ultime ore terrene di Florenzia che, “serena ed operosa, attenta e interessata alla vita dell’Istituto da Lei fondato, chiudeva fiduciosa la sua giornata terrena per contemplare la luce luminosa di Dio per un tempo che non sappiamo misurare, ma che sappiamo eterno”. Un momento altrettanto significativo della “Memoria del Transito” è stato il musical “ Florenzia e i carismi nel mondo”, presentato, nel Salone dell’Istituto, dalla giovane compagnia di Carlo Tedeschi che, non potendo essere presente, ha inviato un messaggio nel quale esprimeva la sua personale partecipazione e il desiderio di unirsi nella preghiera e nella memoria con il linguaggio universale della musica. I giovani attori hanno presentato con grazia ed eleganza, ma soprattutto con passione, un messaggio di speranza ed hanno indicato in alcuni testimoni come San Francesco e San Domenico, come Chiara e Florenzia, la sicura risposta alle tante domande che angosciano l’Uomo, il quale cerca di scoprire, nella fatica quotidiana, il significato profondo della vita. Un’ora di spettacolo, un’ora che è volata come un soffio…, ma ha segnato la sensibilità di tutti i presenti, grandi e piccoli: ognuno infatti ha captato con gli occhi, ha assorbito nel cuore e ha portato via la gioiosa consapevolezza che il Signore cammina con noi, percorre le nostre stesse strade e non ci abbandona mai. Elegante e raffinato nella preparazione dei piatti di portata e nelle diverse decorazioni floreali il buffet offerto dall’”Officina Gastronomica” di Trapani: il cibo squisito e l’accoglienza straordinaria delle Suore hanno reso indimenticabile anche il momento di condivisione fraterna. La domenica, 20 Febbraio, la celebrazione della Messa Solenne ha concluso questo intenso momento di memoria in un clima di commossa partecipazione; particolarmente significativo è stato il momento della benedizione della lampada, che è stata posta davanti alla tomba di Madre Florenzia. Incisiva la presentazione della biografia di Florenzia nella omelia di Mons. Carmelo Cutitta; molto gradita la consegna di una artistica agendina 2011, dove insieme ad alcuni brani tratti dal Saggio di Michele Giacomantonio, “Florenzia che ha svegliato l’Aurora”, si trovano i delicati acquerelli di Armando Saltalamacchia; ma soprattutto le parole di Florenzia che, per tutto l’anno, si fa “compagna”di vita quotidiana. Straordinario il melodioso concerto per arpa delle sorelle Sabrina e Simona Palazzolo di Messina,le quali, in modo magistrale, hanno offerto ai presenti uno spazio di emozioni che hanno suggellato la certezza che Florenzia è come una stella che brilla nel cielo e, anche nella notte, indica la rotta da seguire.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/9/2011

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