"Qui senza giorni né ore
è solo un riflesso
la percezione di me.
Così resto fermo
dinnanzi al buon cielo
l’indice sulle labbra
sperando che il mondo
mi abbia oltrepassato."
Così scrive Giovanni Gastel della sua Filicudi: le emozioni di uno dei più importanti fotografi contemporanei raccontate in questi versi, composti nella sua casa di vacanza eoliana. Una casa affacciata su una punta, con le terrazze protese nel nulla, il mare a portata di sguardo ed a pochi passi dal paese di Pecorini Alta. “Abbiamo affittato case per un paio d’anni, poi ho iniziato a considerare qualche soluzione da acquistare, ma non trovavo nulla di convincente. Un giorno me ne propongono una, quasi per caso, messa in vendita quella mattina. E la sorpresa: ho capito subito che era la casa della mia vita. Strana e misteriosa, come piacciono a me. E ho deciso, istantaneamente”. La casa era, però, in stato di semiabbandono: un impianto ottocentesco poverissimo, muri scrostati e muschi. Per questo motivo è stato richiesto l’intervento dell’architetto Franco Raggi, autore di diverse case isolane, che ha curato la ristrutturazione per Gastel. L’intervento è stato conservativo e sono state mantenute le stesse finestre e il pavimento originario. All’esterno è stato utilizzato un intonaco color giallo crema che ha dato, poi, avvio ad una moda portando altre case dello stesso colore su Filicudi. Le terrazze hanno il portico a colonne larghe, tipico eoliano, e sono la zona più vissuta della casa. Sono stati aggiunti alcuni bagni, separando una zona delle stanze da letto, con il rivestimento a piastrelle color seppia e bianche, realizzate da un artigiano siciliano su disegni originali ottocenteschi. Lo studio del fotografo è ricavato nell’antico palmento, dove spicca il letto a castello in legno grezzo che, originariamente, era una vasca per l’uva da passito.
I ritmi lenti sono il filo conduttore delle vacanze sull’Isola di Filicudi: si dorme fino a tardi, si va al mare, con un gozzo affittato si naviga intorno all’isola e si rientra a casa verso il tramonto. In terrazza si chiacchiera con gli amici, sorseggiando una bibita e guardando il sole che scompare dietro la montagna. Ma Giovanni Gastel, anche in questo stato di riposo, non può fare a meno di lavorare: scrive poesie ed immortala momenti magici nelle sue fotografie.
di Francesca Zampaglione
Data notizia: 11/26/2015
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!