Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
No di Tremonti alla deroga al Patto di stabilità per salvare il posto di lavoro ai 22.500 precari degli Enti locali siciliani. In compenso "ha fornito al governo siciliano le indicazioni utili ad avviare un processo di stabilizzazione che possa superare l'esame tecnico e politico del parlamento nazionale". "La sua analisi - ha detto l'assessore all'Economia Michele Cimino - è stata estremamente realistica perché la sua visione è quella del responsabile dell'equilibrio del conto economico nazionale". "Di fronte alla precisa determinazione del presidente Lombardo e dopo una prima analisi dei dati e del problema - ha detto ancora l'assessore all'Economia - il ministro Tremonti ha anche indicato una serie di possibili percorsi che possano rispecchiare la volontà del parlamento regionale". Niente deroga, anche perché introdotta direttamente in Finanziaria nazionale si estenderebbe a tutto il territorio dello Stato e non riguarderebbe la sola Sicilia. Il problema, pertanto, va affrontato nelle aule parlamentari di Roma e Palermo.
Per il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo in realtà, "il ministro Tremonti ha sbattuto ancora una volta la porta in faccia al governo regionale, rifiutando la deroga . A questo punto - ha detto - chiediamo ai sindaci della Sicilia di farsi promotori di una grande manifestazione nazionale per ottenere dal governo le modifiche alla manovra necessarie per la salvaguardia dei lavoratori e dei comuni". Non solo, di fronte alla richiesta di restituire alla Sicilia i fondi Fas destinati dall'Ue alla Regione e dirottati altrove, il ministro dell'Economia ha replicato che non potrà farlo finché non sarà stata approvata la Finanziaria. Per l'ex segretario nazionale della Cisl Sergio D'Antoni, in atto vice presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati, "Giulio Tremonti non si smentisce e continua a umiliare la Sicilia mentre un anno fa, tronfiamente, annunciava di aver sbloccato i fondi Fas". C'é da chiedersi - dice D'Antoni - di quale finanziaria parli il ministro, visto che l'asse Bossi-Tremonti tiene in ostaggio queste risorse ormai da due anni.
Peraltro, già in mattinata, probabilmente prevedendo come sarebbe andata a finire, Lombardo sul suo blog aveva scritto: "Mi auguro che il rancore, l'odio e la contrapposizione a tutti i costi non prevalgano. Mi sono rivolto a tutti. Capisco che sono l'uomo delle polemiche e delle mille opposizioni, ma qua si tratta della vita di ventiduemila persone e delle loro famiglie". "Auspico - aveva quindi aggiunto - che tutti si uniscano ai siciliani e non solo per fare insieme questa battaglia. Perché dall'altra parte avremo il Nord, la grande stampa, il governo e tantissimi parlamentari che la pensano diversamente e che senza dubbio faranno l'impossibile per impedire che questo obiettivo sacrosanto venga raggiunto".
Lombardo, per l'emergenza rifiuti, ha incontrato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e il capo della Protezione Civile Bertolaso. E' sempre più probabile la nomina di Lombardo a commissario straordinario per l'emergenza rifiuti. Ovviamente, essendo il presidente della Regione e l'assessore regionale all'Economia impegnati a Roma, la seduta dell'Ars, nel corso della quale si sarebbero dovute discutere tre mozioni di loro competenza, è saltata. Il vice presidente vicario Santi Formica ha, infatti, aggiornato i lavori d'aula a oggi pomeriggio per l'esame degli articoli del disegno di legge in favore dei precari dei consorzi di bonifica. Intanto, a margine del convegno per la costituzione del nuovo Partito della Nazione, che sostituirà l'Udc, il presidente dei Popolari per la Sicilia, l'on. Antonio Borrometi, ha avvertito del "grave rischio per il Mezzogiorno e per la Sicilia che vada avanti la prospettiva federale disegnata dalla legge approvata dal Parlamento. L' emanazione dei relativi decreti attuativi - ha spiegato - si risolverebbe in un pesante impoverimento delle regioni meridionali, allargando irresponsabilmente il divario economico e sociale tra il Nord e il Sud del Paese". A conclusione, il leader dell'Udc Pierferdinando Casini ha annunciato, "nella prospettiva della nuova formazione politica, lo scioglimento a tutti i livelli degli organismi dirigenti dell'Udc .
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/17/2010
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!