Tirrenia, si attendono risposte dal Ministro

Tirrenia, si attendono risposte dal Ministro Usclac Uncdim C O M U N I C A T O S T A M P A Le più fosche previsioni potrebbero avverarsi e, comunque, a giorni conosceremo quale sarà la fine del controllo pubblico sul Gruppo Tirrenia, raggruppante le sole Società Tirrenia di Navigazione e Siremar. Infatti dei tanti ad avere presentato manifestazione di interesse, molti si sono letteralmente volatilizzati quasi a volere fare fallire la gara per la vendita delle due Società di Navigazione e, in tale maniera, “costringere” Il Governo alla dichiarata volontà dell’Armamento Privato di procedere a singole gare d’appalto per ciascuna linea. In sintesi alla liberalizzazione che, a dire dello stesso Ministro Matteoli, è stata esclusa quale metodo di dismissione da Fintecna per le relative negative conseguenze di una polverizzazione tra più vettori della continuità territoriale oltre al danno certo che rimarrebbero invendute le tratte a scarso rendimento commerciale, con aggravio finanziario dello Stato, e per la mancanza di obbligo del subentrante nel rilevare naviglio e personale dipendente. Saremmo in presenza di un disastro nazionale a cui i Lavoratori darebbero risposte durissime e nessuno può ipotizzare che ce ne rimarremmo indifferenti. Nella prossima riunione il Ministro ci dovrà dare delle risposte chiare in merito. Se tale sarà l’epilogo della gara per la privatizzazione, e lo sapremo giorno 28 giugno 2010, il Governo deve solo chiedere all’U.E. una deroga di un paio di anni. Siamo in piena crisi dell’economia reale che già avrebbe dovuto fare ipotizzare la soluzione indicata quale unica. A maggiore ragione in presenza di un fallimento dell’attuale percorso. Ogni soluzione diversa avrebbe il significato di volere favorire i , che acquisterebbero le linee migliori in regolare procedura di gara d’appalto, lasciando il resto a gravare con un rosso più pesante sulle casse dello Stato. Il Governo deve già ipotizzare a coprire l’insufficiente sovvenzione con gli almeno quindici milioni di Euro, diversamente rischiano di fermarsi le navi per mancanza di risorse economiche. Deve ipotizzare il trasferimento di Siremar alla Regione Sicilia, senza i corposi debiti, e con la differenza di sovvenzione necessaria al quotidiano. Deve mettere Tirrenia e Siremar nelle condizioni di avviare una politica del personale attraverso cui gli esuberi dichiarati, ma da verificare con noi OO.SS., e da subito effettuare in seno a ciascuna Società le promozioni laddove, invece, ci sono consistenti vacanze, negate da almeno un paio di lustri, coperte con l’inusuale ricorso al . E’ il caso delle Categorie da noi rappresentate che, in tutte e due le Società, presentano tali necessità. Non chiediamo nulla di straordinario tant’è che Toremar, nonappena transitata alla Regione Toscana, ha provveduto in tale maniera ancora prima delle manifestazioni di interesse dei possibili acquirenti. Lo stesso possiamo scrivere per Saremar che, proprio il 18 giugno 2010, ha concordato con le OO.SS. promozioni ed assunzioni di precari laddove necessari. Non procedere in tale maniera ha il significato di rendere più pesante una situazione già difficile, quanto grave, che bisogna condurre nella maniera più indolore possibile a positiva soluzione. Infine, avendo riflessi anche sulla privatizzazione del Gruppo, invitiamo il Ministro Matteoli a proporre autorevolmente di inserire nella legge di conversione del Decreto Legge 26 maggio 2010, n. 78, la possibilità per i Lavoratori Marittimi del pensionamento ordinario di vecchiaia al compimento del sessantesimo anno di età anagrafica con accesso alla pensione dal 1° giorno del mese successivo a quello di soddisfacimento del requisito anagrafico. Non comprendiamo come possa essere stato ipotizzato con il Decreto appena richiamato la decorrenza pensione di vecchiaia ordinaria anche per i Naviganti solo con il compimento del sessantaseiesimo anno di età. Invitiamo a riflettere cosa significhi avere in giro per gli oceani navi con carico ad alto rischio ecologico e con tutto l’ Equipaggio di età compresa tra i 65 anni e i 66 appena superati per avere festeggiato il relativo compleanno in navigazione e, magari, con forti condizioni meteo avverse, dovere governare delle emergenze. Genova, lì 20 giugno 2010 USCLAC/UNCDIM Il Presidente (A. Nobile)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/21/2010

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