Quel casotto sul vulcano

Quel casotto sul vulcano Comunicato stampa di Pietro Lo Cascio, consigliere comunale Sinistra democratica. Così accogliamo chi visita un Patrimonio dell’Umanità ? Ogni anno, diverse migliaia di ospiti visitano il Cratere della Fossa nell’isola di Vulcano, uno dei due vulcani attivi delle Eolie, scenario di incomparabile bellezza, dove la forza creatrice e distruttrice della natura si mescola alla lontana memoria di antiche cave di zolfo, definitivamente abbandonate dopo l’ultima, imponente eruzione del 1888. Chi amministra le nostre isole non può ignorare come proprio questo sia uno dei luoghi più espressivi e carismatici dell’arcipelago e, pertanto, una delle mete privilegiate di chi sceglie di trascorrere alle Eolie le proprie vacanze. E infatti ha dimostrato di non ignorarlo, quando negli ultimi anni la fruizione di questo luogo ha rappresentato una ghiotta risorsa per la gestione emergenziale del nostro Comune, tramite l’istituzione del celebre “Ticket di accesso alle sommità dei vulcani”. Il ticket, istituito ancora nel 2007 con l’ordinanza n. 34/07 del Commissario delegato per l’emergenza nel Comune di Lipari, veniva pagato all’ingresso del sentiero, dove i delegati al controllo chiedevano la non modica cifra di 3 euro per la visita al cratere. Per rendere comoda questa procedura e dare ombra e riparo al personale addetto, è stato realizzato un casotto. Sarebbe stato lecito attendersi altrettanta attenzione verso i visitatori, che rappresentavano poi il “motore” principale di questa economia dell’emergenza; magari attraverso la semplice realizzazione di un percorso pedonale a fianco della strada rotabile che collega il porto al sentiero, dove gruppi di turisti sono costretti a dribblare le auto poiché non esiste un marciapiede, ma ciò non è stata evidentemente ritenuta un’emergenza significativa. Dal gennaio 2008, però, la situazione della gestione emergenziale è cambiata; il ruolo di commissario è stato assunto dal prefetto e certamente non verrà reiterata l’istituzione del “ticket”, che non ha alcuna oggettiva motivazione se non quella di uno spiacevole e ulteriore dazio, destinato a gravare su chi sostiene già spese considerevoli (per esempio, quelle dei trasporti marittimi) per visitare le Eolie. Tuttavia, il casotto, o meglio, ciò che resta del casotto, rimane ancora oggi a perenne memoria della passata gestione dell’emergenza: un cumulo di canne, ondulino, plastica, banchetti e spazzatura, un monumento indecifrabile al degrado e alla trascuratezza, un insulto alla bellezza dei luoghi che richiamano ogni anno decine e decine di migliaia di visitatori. Cosa aspetta l’Amministrazione Comunale a disporre la rimozione di queste inutili macerie ? È forse troppo impegnata nella pianificazione di progetti “straordinari” per provvedere, con azioni semplici ma fondamentali, alla normale, “ordinaria” amministrazione delle nostre isole e delle loro bellezze naturali ? O ritiene che sia questa l’immagine da dare a chi visita un bene riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” ? Lipari, 15 marzo 2008 Pietro Lo Cascio consigliere comunale Sinistra Democratica

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/15/2008

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