Regione, pronto decreto balneabilità

Regione, pronto decreto balneabilità PALERMO – Prosegue il trend di miglioramento della qualità delle acque siciliane e di recupero alla balneabilità di tratti di costa nell'isola. Il risultato emerge dalla elaborazione dei dati che segue il monitoraggio analitico effettuato nelle acque marine costiere della Sicilia, e la conseguente mappatura della balneabilità isolana. Le analisi, coordinatate dal Servizio di Igiene Pubblica del Dipartimento Ispettorato Regionale Sanitario dell'Assessorato Regionale alla Sanità, permettono di individuare, anche per la stagione balneare 2008, i tratti di mare e di costa non balneabili per inquinamento, i tratti di mare e di costa non balneabili per altri motivi (aree portuali, parchi ed oasi naturali, inaccessibilità delle aree ecc), nonché i tratti di mare e di costa temporaneamente vietati alla balneazione.Dal raffronto con i dati analitici della stagione balneare precedente emerge un miglioramento della qualità delle acque marino costiere e della fruibilità alla balneazione, già evidenziato negli ultimi anni, grazie al mix di interventi strutturali promossi da alcuni sindaci in alcune zone rivieraschi e i mutamenti climatici.La stagione balneare avrà inizio il 1° maggio e si concluderà il 30 settembre 2008.A seguito dell'entrata in vigore del provvedimento, i sindaci dei comuni interessati dovranno attivarsi per la collocazione dei divieti di balneazione nelle zone individuate.Il provvedimento inoltre rappresenta uno stimolo alle Amministrazioni interessate (comuni), per l'attivazione delle procedure ed interventi necessari per il risanamento delle zone vietate alla balneazione.Anche quest'anno si conferma il trend di miglioramento in atto già dal 2003. Complessivamente la Sicilia vanta 1484 km di costa, 234 dei quali risultano non inquinati ma non vengono verificati con costanza perché inaccessibili anche alla balneazione. Dei restanti 1250 Km ben 940 sono perfettamente balneabili.Di qualità eccellente sono risultate, ad esempio, la zona scogliera e la spiaggia della plaia a Catania, Lido Arenella a Siracusa, le spiagge Granelli e Margella a Pachino, Gioiosa Marea, Capo d'Orlando, Sant'Alessio e San Saba in provincia di Messina, Marina di Ragusa, la zona balneare di Mondello a Palermo, le Spiagge di San Vito Lo Capo e Castellamare del Golfo nel trapanese, quella di San Leone nell'agrigentino. Ottima la qualità delle acque anche intorno alle isole minori.Dei 310 km restanti, circa la metà (151) potranno essere recuperati alla balneazione con appositi interventi perché solo prudenzialmente chiusi inquanto soggetti ad inquinamento provvisorio mentre i restanti 159 sono quelli storicamente chiusi alla balneazione per varie cause. Fra le zone non balneabili figurano, anche quelle interdette ai bagnanti per disposizioni di legge che prescindono dall'inquinamento o per motivi di sicurezza come le zone portuali, quelle industriali e le foci dei fiumi, ed infine le zone chiuse perché soggette a vincolo di protezione ambientale come parchi e oasi naturali. Complessivamente confermate le zone storicamente non balneabili, ma grazie alla costante attività dei sindaci, dell'Assessorato Regionale al Territorio e di quello alla Sanità, sono state recuperate alla balneazione circa il 2% delle coste non balneabili rispetto allo scorso, anno e circa il 6% dal 2003 ad oggi. Dall'Ispettorato regionale sanità parte, inoltre, un ulteriore invito agli amministratori locali perchè “Attivino tutte le procedure di intervento possibili – dice il dirigente generale Saverio Ciriminna – allo scopo di proseguire il positivo trend di recupero alla balneazione già attivato da qualche anno”.“L'attività di costante monitoraggio – continua Ciriminna – a tutela della salute pubblica vuole essere anche uno stimolo teso ad ottenere sempre migliori risultati sia dal punto di vista sanitario che turistico vista la grande attenzione che la società moderna pone proprio alla qualità delle acque”.Dal 1° aprile 2008, un mese prima dell'inizio della stagione balneare, i Laboratori di Sanità Pubblica delle ausl e i Laboratori ARPA Provinciali continueranno rispettivamente le analisi microbiologiche e chimico-fisiche, per cui in caso di superamento dei valori previsti dalla vigente normativa in materia di acque di balneazione, scatta il divieto temporaneo di balneazione, sino a quando le analisi non daranno esito favorevole, mentre in caso di rientro dei paramentri nelle aree temporaneamente non balneabili, esse possono venire riaperte alla fruizione balneare. Per quanto concerne gli episodi di fioritura algale Ostreopsis Ovata, verificatesi in alcuni tratti di mare e di costa durante la scorsa stagione, dopo una serie di incontri tecnici tenutisi nei locali dell'Ispettorato Sanitario Regionale con tutte le istituzioni interessate, è stata emanata una circolare contenente le linee guida di indirizzo sanitario, le procedure di attivazione del sistema di allerta ed il programma di monitoraggio, in caso di presenza di fioritura algale nei pressi dei litorali marino-costieri.Per evitare inutili allarmismi legati ad episodi di contatto con queste alghe è stato inoltre predisposto un opuscolo informativo, che spiega la natura dell'alga Ostreopsis Ovata, le probabili cause del fenomeno, le manifestazioni cliniche legate all'esposizione algale, e le precauzioni e norme comportamentali da tenere in presenza di questo fenomeno.Questo opuscolo informativo è scaricabile dal sito www.regione.sicilia.it/sanità dell'Assessorato Regionale alla Sanità e dal sito www.protezionecivilesicilia.it del Dipartimento Regionale di Protezione Civile.“Il lavoro di informazione e prevenzione risulta importante in questi casi – dice Giovanni Salamone dirigente del servizio 1 di igiene pubblica dell'Ispettorato – allo scopo di limitare al minimo i fastidi che possono derivare dall'esposizione algale”. La mappa della balneabilità delle coste siciliane sarà pubblicata anche sul sito della Regione Siciliana e su quello dell'Ispettorato Sanitario.In conclusione, per la stagione balneare 2008, a titolo esemplificativo vengono riportati di seguito alcuni tratti di mare e di costa vietati alla balneazione principalmente perché in prossimità di torrenti o fiumi.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/18/2008

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