Gazzetta del Sud
Palermo «Entro la ripresa dell'attività dell'Assemblea regionale siciliana dovrebbe essere pronto il nuovo governo». Lo ha annunciato il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, intervenuto ieri a Filaga, frazione di Prizzi, in provincia di Palermo, dove è in corso la nona edizione degli stage di formazione socio-politica promossi dalla Libera università della politica.
L'Ars riprenderà i lavori il 14 settembre: i tempi, dunque, sono strettissimi. Parlando ai giovani corsisti della Summer school, tra cui studenti della Costa D'Avorio, il presidente della Regione è intervenuto pure sul rapporto tra Miccichè e Berlusconi: «Non voglio che nessuno lasci moglie e amici. Gli altri compagni di partito hanno dimostrato di non volerci stare e si sono differenziati. È chiaro che chi ha un assessore in giunta lo ritirerà». Insomma, un vero e proprio aut aut a Miccichè perchè decida che fare. E ha poi annunciato: «Mercoledì o giovedì incontrerò Berlusconi, gli porrò alcuni punti sulle tre vertenze che abbiamo in corso». A margine del dibattito, Raffaele Lombardo ha poi risposto a distanza alle dichiarazioni del segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo: «Le verifiche le possiamo fare ogni giorno, e se non ci sono i numeri andiamo casa». Ad ogni modo, Lombardo ha escluso un ritorno alla vecchia coalizione: «Tornare al centrodestra e all'alleanza con l'Udc e il Pdl mi pare a dir poco improbabile. Punteremo a un patto di legislatura – ha spiegato Lombardo – che non duri solo due anni, perchè è chiaro che non si può stare oggi dalla parte delle riforme e domani dalla parte di chi le ostacola. Andiamo avanti secondo percorso indicato, con chi ci sta».
Quindi, il governatore è tornato sulla polemica innescata dopo le nomine alla Regione: «Per la prima volta ho fatto di testa mia e non si è lottizzato. I nominati non so chi siano, ho incontrato ad esempio una sola volta l'architetto Tusa a Trapani. Conosco la Greco, l'ho incontrata tre mesi fa e mi ha detto che ha votato la Finocchiaro. Le ho risposto: grazie per la lealtà».
Al termine del suo intervento, Lombardo ha annunciato che «400-500 Pip faranno parte di una task force di pronto intervento contro le emergenze nel settore dei rifiuti e potranno intervenire a Caltanissetta come a Palermo».
Tra le riforme auspicate, Lombardo ha concluso affermando che «entro la prossima settimana spero di esitare il piano dell'energia. Piuttosto che puntare sui grandi impianti fotovoltaici prodotti per giunta altrove, faremo in modo di incentivare gli agricoltori e le piccole aziende in modo che sfruttino i pannelli nelle serre per risparmiare sui consumi e incrementare i propri redditi».
Altro capitolo esaminato. «Questa legge elettorale è assurda perchè fa sì che un deputato di un territorio, visto che è stato nominato dal suo capo chiunque egli sia, destra, sinistra, centro o quant'altro, piuttosto che servire il territorio stesso obbedisca agli ordini del suo capo. È una violenza alla democrazia e un sovvertimento delle regole, nonostante tutta la buona volontà degli uomini e delle donne eletti. La democrazia è scelta, è potere del popolo e il popolo esercita tale potere se sceglie i propri rappresentanti. Per questo ritengo che la legge vada riformata a tutti i costi», ha aggiunto Lombardo che anche affrontato la questione degli investimenti in Libia del governo italiano che non devono escludere la Sicilia. «Chiederò un incontro con il presidente del Consiglio per illustragli – aggiunge – le tre questioni che abbiamo ancora aperte: il caso dell'aeroporto di Comiso, la Tirrenia e il Consorzio autostrade, vicende che toccano il sistema dei trasporti e delle infrastrutture che, per un'isola come la Sicilia, sono di importanza vitale per lo sviluppo».
«A quelle aggiungerò un quarto punto relativo alla ripresa dei rapporti con la Libia e alle decine di miliardi di euro che saranno investiti in quel paese per la modernizzazione: - osserva – la Sicilia e le sue imprese non possono restare escluse da quei lavori, sarebbe un peccato ed un errore. Sebbene qui da noi non ci siano colossi come Finmeccanica ed Impregilo ci sono comunque tante medie e grandi imprese che hanno dovuto superare una selezione cento volte più dura imposta dalla realtà economica e sociale del sud».
«Siamo ad un tiro di schioppo da Tripoli. La compagnia aerea di un imprenditore siciliano, Wind Jet, – afferma – è pronta ad attivare voli diretti da Palermo e Catania per Tripoli che si raggiunge in meno di un'ora. Inoltre in Sicilia vivono centinaia di persone, provenienti dalla Libia, che conoscono la lingua e i luoghi meglio di chiunque altro».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/4/2010
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