Demolizione pontile, Italpomice presenta ricorso

Demolizione pontile, Italpomice presenta ricorso Lipari- Ad Acquacalda sono stati avviati i lavori di demolizione del pontile Italpomice ma la società attraverso il suo legale rappresentante, Enzo D’Ambra ha presentato ricorso alla sezione distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona contro il Comune di Lipari e l’impresa Biviano, aggiudicataria delle opere. L’Italpomice ha chiesto , alla luce della concessione, mai revocata e con scadenza al 31 dicembre 2011 , la sospensione dei lavori e la consegna da parte della ditta Biviano di tutti i materiali residuati dalla demolizione del pontile ( si tratta in totale di 4.500 tonnellate tra ferro, ferro acciaioso e acciaio come stimato dal dirigente comunale Russo). Nel ricorso è stato fatto presente che l’Italpomice ha contestato al Tar la disposizione dell’ottobre 2009 dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente che, dopo i danni delle mareggiate di un anno prima, aveva ordinato alla società la rimozione del pontile entro 60 giorni. La società si legge sempre nel documento “ veniva casualmente a conoscenza” dell’approvazione da parte del Comune di Lipari di una perizia relativa ai lavori di smantellamento della struttura ed inoltrava all’ente ( atto protocollato il 23 giugno 2010) richiesta di un incontro urgente per poter “ a proprie cure e spese non già procedere ala demolizione del pontile o di sue parti, ma al suo ripristino” o in alternativa “ di procedere a proprie cure e spese alla rimozione degli indicati spuntoni in ferro a pelo d’acqua”. La richiesta è rimasta senza risposte da parte del Comune che ha proceduto all’espletamento della gara e all’affidamento dei lavori. La società ha inoltre evidenziato che se la concessione in possesso è ancora legittima , la disposta demolizione “ non ha ragione d’essere avendo l’Italpomice Spa, notificato la propria volontà di procedere alle dovute riparazioni o, subordinatamente, alla rimozione degli spuntoni e come in carenza di una giusta causa la società abbia diritto al risarcimento dei danni”.

, a cura di Peppe Paino