Vulcano- Non è una comune zanzara il Phelobotomus papatasii, più comunemente chiamato "Pappatacio". Ma è un piccolo quanto silezioso insetto flebotomo di colore verde che invade Vulcano soprattutto al tramonto prendendo di mira, in particolare, i cani tanto da aver già provocato un vero e proprio allarme leishmaniosi. Sono, infatti, già tanti i casi nell'isola di animali infetti dai vettori della malattia, le femmine del Pappatacio che si infettano succhiando il sangue dei mammiferi parassitati trasmettendo l'infezione attraverso le punture successive. E sono tanti i proprietari di cani che ai primi sintomi della malattia nei loro animali come l'appannamento della vista che porta alla cecità, la perdita del pelo e del peso nonostante una fame insaziabile, si recano in " pellegrinaggio" verso l'ambulatorio di Lipari dell'unica veterinaria presente alle Eolie, la dott.ssa Laura Gulotta. " Se presi in tempo i cani possono essere curati e possono guarire", afferma la veterinaria. " L'unico rimedio per le popolazioni è la prevenzione. Attraverso - conclude la dott.ssa Gulotta- un'attenta disinfestazione, praticata per tempo e con prodotti a base di permetrine ( antiparassitari) sulle larve". Effettuazione degli opportuni interventi di disinfestazione per i quali sono stati già autorizzate, a seguito delle continue segnalazioni, dal sindaco Mariano Bruno le relative spese. I costi del servizio, il problema è sempre quello economico anche in questi casi, saranno coperti con i fondi residui del ticket di sbarco che si devono ancora riscuotere dalle compagnie di trasporto marittimo. Ma i pappataci, fanno già festa sull'isola così come a Lipari e Salina, ormai da tempo con la complicità delle temperature miti. Altro che larve. Alle luce dei fatti si potrà contenere anche quest'anno, l'esplosione dell'emergenza che si verificherà puntualmente in estate.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/13/2007
dalla nostra Daniela Bruzzone
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