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"Ritengo che le manifestazioni di interesse per Tirrenia dovrebbero essere almeno tante quante erano l'ultima volta. Forse non saranno 15-16, magari molti fondi stranieri non ci saranno, ma penso che gli italiani ci saranno. Anche perché finalmente si privatizza Tirrenia senza attaccarla a Siremar". Lo ha affermato il presidente di Confitarma, Paolo D'Amico, interpellato al termine di un'audizione su Tirrenia in commissione Trasporti della Camera.
La separazione da Siremar è una scelta che per D'Amico "avrebbe dovuto essere presa l'altra volta. Purtroppo non è stato così, ma penso non sia stata colpa del Governo perché ritengo che il Governo sia stato mal consigliato dal management". D'Amico ha sottolineato che questa volta "la procedura è differente, perché mentre prima era la vendita di azioni ora è di aziende: sotto un certo aspetto è più semplice perché c'è molto indebitamento in meno, e quindi relative garanzie agli istituti di credito. Chiaramente da un punto di vista dell'impegno finanziario potrebbe essere anche maggiore; il problema è vedere se le convenzioni saranno dentro o fuori la vendita. Questo non si è ancora capito".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/22/2010
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