Metromare e collegamento con l'aeroporto

Gazzetta del Sud Riccardo D'Andrea Lavori in corso per rendere efficiente il collegamento della Metromare tra il porto di Messina e l'aeroporto "Tito Minniti". L'argomento è stato affrontato durante la conferenza dei servizi di venerdì scorso a Reggio Calabria. Che siano necessari dei correttivi è sotto gli occhi di tutti. Non a caso, il governatore della Regione Giuseppe Scopelliti ha detto che «per rilanciare lo scalo reggino» bisogna «coinvolgere la città e la provincia di Messina», ma «non come sta avvenendo con l'attuale Metromare che non serve a nulla». Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Reggio Giuseppe Raffa, l'amministratore delegato della Sogas Pasquale Bova e i rappresentanti degli enti locali messinesi, l'assessore provinciale all'Area dello Stretto Michele Bisignano e l'assessore comunale alla Mobilità Melino Capone. Al termine dell'incontro è stato firmato un documento nel quale è stato inserito proprio l'argomento in questione. Il componente della giunta Ricevuto ha individuato soluzioni alternative all'integrazione del servizio con corse marittime serali e nel weekend, in coincidenza con i voli in partenza e in arrivo. Integrazione che dovrebbe passare attraverso una gara d'appalto successiva ad un Accordo di programma quadro tra le Regioni Sicilia e Calabria, le amministrazioni comunali e provinciali messinesi e reggine e la Camera di commercio peloritana. I quattrini, 2 milioni e mezzo di euro, dovrebbe metterli sul piatto il ministero dei Trasporti. «Bisogna risolvere il problema nel più breve tempo possibile – ha sottolineato Bisignano –. Ecco perché la nuova proposta prevede lo spostamento delle due corse mattutine in partenza dal Tito Minniti, sulle quali viaggia solo l'equipaggio, in tarda serata, dando la possibilità agli utenti provenienti da Roma e Milano di proseguire via aliscafo per Messina». Inoltre, a beneficio dei passeggeri che arrivano dalla città dello Stretto con la Metromare, si è pensato di introdurre un servizio shuttle con pulmini che fanno la spola dal porto di Reggio al Minniti. In ottica futura, ha spiegato l'assessore provinciale, «faremo in modo che anche gli abitanti della fascia tirrenica messinese e dell'arcipelago eoliano possano scegliere l'aeroporto di Reggio Calabria, assicurando appositi collegamenti marittimi». Pienamente d'accordo l'assessore Capone: «L'ambizioso progetto di un'aerostazione nella Vale del Mela è stato riposto nel cassetto. È ora di puntare sullo scalo calabrese». Tornando alla realtà dei fatti, è innegabile che così com'è concepito il tassello della Metropolitana del Mare Messina-Minniti è come se non esistesse. Lo dicono i numeri, secondo i quali su ciascun mezzo veloce viaggiano in media 3,6 passeggeri. Con questo andazzo l'aerostazione calabrese non potrà mai diventare anche quella dei messinesi. Eppure, come evidenziato durante la conferenza dei servizi, si sta lavorando per il potenziamento dello scalo. Gli azionisti della Sogas continuano ad andare per la loro strada, infischiandosene, ad esempio, se in base ad uno studio commissionato dall'Enac a due società, il Tito Minniti è stato inserito tra i 24 aeroporti italiani di troppo. Dal summit di venerdì, inoltre, è emerso che saranno utilizzati 4 milioni di euro per i collegamenti con Pisa, Milano Malpensa e Torino, a tariffe piuttosto vantaggiose (al massimo di 65 e 78 euro, tasse escluse a seconda dei voli).

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/15/2010

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