Beni culturali, enti collaborino con Regione

PALERMO, 27 nov 2010 (SICILIAE) - "La Regione interverra', come sempre, per tamponare le emergenze, fermo restando che le nostre risorse non sono infinite. Noi abbiamo sempre fatto la nostra parte ma gli enti che sono proprietari di beni culturali devono collaborare e non possono tirarsi indietro dal farsi carico delle loro responsabilita'. Spesso viene chiesto alle Soprintendenze di agire immediatamente per rimediare a notevoli ritardi. Invece basterebbe che le amministrazioni svolgessero la normale manutenzione, che e' di loro competenza, per scongiurare il degrado rispettando anche i criteri di economicita' visto che e' piu' costoso intervenire quando ormai il danno e' fatto". L'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identita' siciliana, Sebastiano Missineo, vuole fare chiarezza dopo i sequestri della chiesa della Gancia, dell'Arco della Zisa e del Complesso Marmoreo di Filippo V di Palermo. "La Gancia - precisa Missineo - fa parte del patrimonio del Fondo Edifici di Culto, amministrato dal ministero dell'Interno. La Zisa e il monumento di Filippo V sono di proprieta' del Comune di Palermo. Per la Cattedrale del capoluogo, invece, erano stati inseriti nella finanziaria 2010 circa due milioni di euro a valere sui fondi Fas che il Governo nazionale non ci ha mai dato. Da parte nostra c'e' grande disponibilita' ma sono gli enti proprietari che, in prima battuta, devono tutelare i propri beni". "Complessivamente i beni gestiti dalla Regione in citta' e in provincia - aggiunge Gaetano Gullo, Soprintendente per i Beni Culturali di Palermo - stanno bene. E' chiaro che si puo' fare di piu' e meglio, ma non vorrei che dopo i fatti di Pompei si stia generalizzando troppo". Nei prossimi giorni, i tecnici dell'assessorato effettueranno una verifica sulle richieste di "somma urgenza" provenienti da tutta la Sicilia. "Servira' - conclude Missineo - per fare una ricognizione sui problemi segnalati dal territorio e per predisporre un piano di azione per il 2011. In ogni caso daremo priorita' agli interventi sui beni regionali e, compatibilmente con i limiti imposti dal bilancio, chiederemo che le risorse a nostra disposizione - se non e' possibile aumentarle - non vengano nemmeno diminuite".

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/27/2010

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