"Sui progetti Lipari Porto un unico incontro"

"Sui progetti Lipari Porto un unico incontro" Riceviamo da Marco Manni e pubblichiamo nota dal titolo: "La questione del megaporto di Lipari. Vaneggiamenti di un libero cittadino" di Marco Manni Mi associo da libero cittadino, alle richieste pubblicamente avanzate nei giorni scorsi al Sindaco di Lipari, riguardo l’opportunità di effettuare per il 2 dicembre prossimo, un unico incontro sul megaporto di Condotte d’Acqua S.P.A.; ritengo anch’io inopportuna per quest’importante occasione, la partecipazione frammentata della popolazione in categorie, ognuna delle quali avrebbe solo mezz’ora per venire a conoscenza delle novità inerenti la “rifunzionalizzazione del sistema portuale con finalità commerciale, crocieristica e diportistica di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga e Pignataro, nella rada dell’Isola di Lipari”. Un tema importante no!? Reputo infatti una risorsa, qualsiasi osservazione sul futuro sistema portuale di Lipari, mossa da ciascun concittadino. Essendo certo che lo scopo degli organizzatori è quello di illustrare la funzionalità della portualità senza isolare il pubblico, suggerisco anch’io di organizzare un unico appuntamento suddiviso per argomenti, da tenersi in una sala di dimensioni adeguate, aperta contemporaneamente a tutti . Una casa Comunale che non offre uno spazio appropriato per contenere la sua cittadinanza, e che non evita distinzioni di categorie, è già nell’intento, una metafora (e forse un triste presagio), che esprime nella partecipazione parziale a turno, una carenza democratica, come lo è a mio avviso, tutta la vicenda della portualità; e già, perché quello del Megaporto privato di Lipari, è un tema che dovrebbe richiede da parte dei rappresentanti politici, l’accertamento di una generale condivisione, il più ampio consenso da parte dei cittadini, trattandosi di una scelta che vincolerà noi, ed i liparesi non ancora nati, per un’intera esistenza. Non si tratta di una struttura secondaria qualunque, ma del principale e unico accesso all’isola! Un opera che per dimensioni (colossali) e per centralità , stravolgerebbe per sempre l’essenza della nostra mitica isola; tra i nuovi tentacoli di cemento che stringeranno la rada di Lipari, appariranno per sempre svilite persino le “alte mura di bronzo” del Castello, simbolo della nostra multimillenaria civiltà . Ma la questione non è solo estetica o simbolica, purtroppo. E’ opinione diffusa, che l’alternativa ideale in grado di offrire garanzie e un reale vantaggio per la collettività, sia un sistema portuale a maggioranza pubblica, meglio proporzionato alle reali esigenze, nel rispetto dell’attuale assetto urbano e commerciale dell’isola. Personalmente considero la scelta della realizzazione del megaporto privato, una violenza politica senza precedenti ai danni della nostra società, un tentativo da parte dell’amministrazione di turno e della Lipari Porto Spa, di svendere qualcosa di cui non si è proprietari, ma che al contrario appartiene a tutta la collettività: l’unico accesso alla nostra isola e nel contempo la nostra eolianità, in ogni accezione del termine.

, a cura di Peppe Paino