Lipari- “ Gli sms della scuola? Né a me né a mio marito sono mai arrivati” . E ancora: “ ma quali sms, i miei figli non mi hanno mai detto nulla”. Queste alcune delle segnalazioni pervenute da genitori di studenti dell’Istituto tecnico Conti Vainicher, incuriositi dalla notizia pubblicata alcuni giorni fà proprio dalla Gazzetta, riguardante le nuove forme di comunicazione diretta scuola – genitori. Via sms appunto, per controllare il fenomeno della dispersione e per consentire alle famiglie di venire ugualmente a conoscenza di quanto i figli nascondono sul rapporto che intercorre con la stessa scuola, i professori e lo studio. Giriamo le osseervazioni al responsabile dell’ufficio alunni Rossano Giorgi, ribattezzato il “ Grande fratello” della scuola, che da parte sua può documentare attraverso il software a disposizione, riconosciuto dal ministero della Pubblica istruzione, di aver inviato da ottobre ben 2700 sms, mille dei quali costano 120 euro. “ Il servizio funziona “ ha subito premesso Giorgi, che ha dato una lettura del lamentato inghippo. Ad ottobre, al momento di compilare i trenta moduli consegnati alle classi i ragazzi hanno potuto trascrivere i propri numeri di cellulare invece di quelli dei genitori. Se non addirittura numeri inventati. Fatto sta che gli sms con la segnalazione del ritardi di entrata a scuola dello studente X o l’assenza dello studente Y, l’uscita in anticipo di Tizio o la semplice comunicazione per il genitore del discente Caio, in diversi casi non è mai arrivata a destinazione. Per la serenità di quei giovani che durante tutti questi mesi hanno preferito marinare o “ sparare” come si dice oggi ma che se si vanno a rivisitare gli elenchi sono facilmente individuabili. Fine della festa. Si torna sui libri in vista del rush di fine anno. E da settembre la comunicazione con le famiglie si sposterà direttamente sul web. Ai genitori sarà consegnata una password per accedere direttamente alla banca dati della scuola e conoscere, quindi in tempo reale valutazioni, condotta e comportamento del proprio figliolo. Molti genitori non sanno ancora cosa significa navigare su Internet? Niente paura. La “ barca” verrà fornita dalla stessa scuola che organizzerà un corso appositamente per loro.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/8/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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