Gazzetta del Sud
Primo Romeo
PALERMO
Si apre un anno che da subito registrerà novità nel panorama politico. Un primo esame a tutto tondo verrà fatto nell'incontro che il presidente della Regine terrà nei prossimi giorni con i partner dell'attuale maggioranza, cioè oltre al suo Movimento per l'autonomia, anche i "finiani" di Futuro e Libertà, gli amici di Rutelli che rappresentano l'Alleanza per l'Italia e l'Udc di Casini. Proprio da questi tre partiti è arrivato alla vigilia di Capodanno l'invito all'Mpa di costruire anche in Sicilia quel Terzo Polo già nato a livello nazionale.
Ma si tratta di capire quanta convinzione vi sia nell'intraprendere il nuovo percorso. E in tal senso molto dipenderà da cosa accadrà a Roma nelle prossime settimane.
I tre partiti vorrebbero che si arrivasse ad un unico gruppo parlamentare all'Ars, che sarebbe così la prima forza a Sala d'Ercole.
Però la lettura contraddittoria del voto espresso all'Ars in occasione dell'approvazione dell'esercizio provvisorio si presta a interpretazioni diverse. E in realtà sono in molti a ritenere che l'Udc voglia ritagliarsi un ruolo centrista da outsider. Ma nel non voto sull'esercizio provvisorio proposto dal governo potrebbe aver influito la prossima nomina dei direttori: un tentativo di alzare il prezzo nelle trattative ? Lo si vedrà molto presto.
Ieri intanto sul suo blog il capogruppo del Pd Antonello Cracolici commentava: «Il governo regionale è al lavoro da poche settimane e si sta scontrando con i problemi causati da anni di malagestione precedente; certo cambiare non è facile, comunque la direzione è quella giusta; però occorre cambiare passo».
«Nel 2011, e molto dipenderà dagli equilibri romani - osserva l'esponente del Partito democratico – potrebbero esserci appuntamenti elettorali importanti. E allora dovremo essere pronti, anche proponendo nuove alleanze, a liberare, dopo la Regione, anche le nostre amministrazioni locali da un centrodestra che ha messo la Sicilia in ginocchio e ha umiliato, oltre ogni limite, le nostre città». Per Cracolici «il 2010 è stato un anno intenso per la politica siciliana e per il Pd, e lascia alcune grandi novità». «Innanzitutto - aggiunge - il percorso che ci ha visto protagonisti e che ha portato all'uscita dal governo regionale del peggior centrodestra d'Italia , ed è grave che qualcuno, ancora oggi, si ostini a non riconoscere questo dato. Un altro passaggio importante - sottolinea il capogruppo del Pd all'Ars - è stato il lavoro che ha permesso di portare una forza politica nata in Sicilia, il Mpa, a ritirare il sostegno a Berlusconi, prima alla Regione e poi a Roma. Ed è paradossale che, nonostante ciò, il governo Berlusconi sia rimasto in piedi per un siciliano, eletto nell'Idv». Ma secondo Cracolici per il 2011 «serve un cambio di passo»: a cominciare dal funzionamento della macchina regionale e dal fare diventare realtà leggi importanti approvate in parlamento.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/2/2011
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