Il Terzo Polo pronto ad andare da solo al voto

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Il "terzo polo" parteciperà alle amministrative di primavera con proprie liste. Lo hanno deciso ieri, come primo atto del nuovo rassemblement, i segretari e i coordinatori regionali di Mpa, Enzo Oliva, dell'Udc Gianpiero D'Alia, dell'Api, Mario Bonomo, del Fli Pippo Scalia e Livio Marrocco. Alla prima parte della riunione ha partecipato anche il presidente della Regione Raffaele Lombardo. «La nostra idea – ha spiegato Scalia – è quella di presentare un unico candidato a sindaco al primo turno in tutte le circoscrizioni dove si vota con il proporzionale. Il "Nuovo polo"è equidistante dal Pd e dal Pdl. Correremo da soli. In Sicilia abbiamo l'ambizione di potere vincere, anche se tre dei quattro partiti della colazione si misureranno per la prima volta con le elezioni». Nulla è stato ancora deciso, invece, circa la possibilità di presentarsi sotto un unico simbolo. «Sono solo tecnicismi – ha detto Scalia – li valuteremo quando entreremo nel merito». «Stiamo proseguendo a tappe forzate – ha aggiunto Marrocco – seguendo il percorso tracciato nel corso della prima riunione. Partiamo dal radicamento nel territorio con l'insediamento dei coordinamenti provinciali e comunali, dando la precedenza alle realtà chiamate al voto. Abbiamo poi dato mandato ai coordinamenti di insediare i gruppi consiliari nelle Province e nei Comuni. Oggi abbiamo discusso con gli amministratori locali delle province di Trapani, Agrigento e Ragusa, la prossima settimana ci occuperemo delle altre province». «Non prevediamo – ha, quindi, precisato D'Alia – di fare alleanze con alcuna frangia della sinistra, soprattutto con la sinistra radicale. Con il Pd c'è un confronto aperto, ma solo sui contenuti e sul metodo. Saranno poi i nostri uomini sul territorio a lavorare su possibili intese». Anche per gli eventuali ballottaggi «il problema delle alleanze – ha aggiunto il coordinatore dell'Udc – non si pone. Non ci rivolgeremo né alla sinistra radicale né all'Italia dei valori, il nuovo polo va alle elezioni per vincere, quello dell'appoggio di altre forze politiche sarà un problema che affronteremo ai ballottaggi». «Idv e Sel –ha incalzato Lombardo - se ne stiano per fatti loro, sfascino quello che vogliono. Un accordo col partito di Di Pietro sarebbe troppo. Ricordo, poi – ha aggiunto – come Claudio Fava (Sel) fece impazzire, un decennio fa, il governo guidato da Angelo Capodicasa». Quindi, a chi gli chiedeva circa eventuali alleanze con il Pdl, ha replicato: «Non immagino che l'Mpa possa allearsi con il Pdl, con cui c'è stata una rottura che ha portato all'esclusione dei nostri assessori da Siracusa a Palermo. Mi pare ovvio che non c'è possibilità di dialogo e alleanze con queste persone». «Da Castiglione – ha spiegato – solo parole su volontà di dialogo, alla prima prova dei fatti questa disponibilità si è disciolta. Molte delle persone del Pdl che stanno all'Assemblea regionale sono lì per sfasciare, ci sono tanti disegni di legge che devono andare avanti, da quello sul commercio a quello sull'industria. Sono provvedimenti fondamentali, invece quelle persone dicono no a tutto. L' Mpa non si alleerà mai con il Pdl». «Sarebbe assurdo – ha commentato il segretario del Pd Giuseppe Lupo – se il Terzo polo, dopo avere votato la sfiducia a Berlusconi, pensasse di allearsi con il suo partito alle prossime elezioni amministrative solo per guadagnare qualche poltrona di assessore. Chiediamo al Terzo polo in Sicilia, ed in particolare, al presidente Lombardo – ha detto ancora Lupo – di essere coerente, scegliendo per le elezioni comunali di allearsi con il centrosinistra almeno nei ballottaggi. Resto convinto che in Sicilia è necessario dare vita ad una coalizione di tutte le forze democratiche del centrosinistra e del Terzo polo per battere la destra berlusconiana e cuffarista, che ha ridotto la nostra Regione al disastro».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/22/2011