Gazzetta del Sud
Giovanni Petrungaro
PALERMO
"Lascio un ente sano, dopo cinque anni di risanamento che ci hanno consentito di ripianare un debito di 10 milioni di euro e riordinare i bilanci". Ad affermarlo è il dottor Roberto Materia, presidente dell'Esa, che oggi lascerà dopo cinque anni il mandato. Difficile la riconferma da parte del governatore Lombardo - si vocifera che l'incarico andrà in quota Pd - ma lo stesso esponente politico barcellonese, tiene a sottolineare come l'Esa, da "ente-carrozzone", sia riuscito a trasformarsi in "un ente strumentale a sostegno dell'agricoltura". "In particolare – prosegue Materia – ritengo che meriti una particolare citazione l'attività del Servizio Meccanizzazione Agricola: si è riusciti a rivitalizzare un settore particolarmente sofferente e inspiegabilmente screditato e ciò è dimostrato dai numerosissimi attestati di stima e ringraziamento che sono pervenuti dai comuni e dalle amministrazioni territoriali per il lavoro svolto dagli operai stagionali. La notevole presenza di strade agricole/interpoderali, di strade di bonifica, di regie trazzere, che necessitano di manutenzione, di fiumare e torrenti sparsi in tutto il territorio regionale, bisognevoli di interventi di sistemazione idraulica, e la mancanza di fondi adeguati da parte degli enti territoriali che gestiscono dette infrastrutture, hanno comportato un rinnovato interesse per le lavorazione effettuate dal Servizio di Meccanizzazione Agricola. Le lavorazioni eseguite hanno interessato 74 comuni con un numero di interventi superiore a 240, per complessive 10.000 ore di lavorazione. L'ESA inoltre – prosegue il presidente - ha realizzato nel tempo centinaia di chilometri di strade di penetrazione agricola direttamente (circa 600) e in concessione di finanziamento (oltre 700), che sono intestate al Demanio Regionale. Ha inoltre finanziato il progetto per la realizzazione di un nuovo laboratorio di analisi e il progetto per la realizzazione di un centro mercato floro-vivaistico di Barcellona e poi intrapreso importanti iniziative per l'attività della Biofabbrica di Ramacca, che non ha rivali in Europa e per i due Laboratori di Analisi Agro-ambientale certificati (Palermo e Catania) che lavorano da tempo in "qualità" e assicurano analisi di terreni per il controllo delle riconversioni colturali in biologico e possono certificare, per i prodotti di origine vegetale e per i trasformati, la rispondenza agli standard qualitativi fissati dai disciplinari DOP, IGP e a quelli sanitari per l'identificazione dei residui di pesticidi e per il controllo sui principali inquinanti ambientali". Da ultimo c'è il riferimento alla valorizzazione dei borghi rurali. "Abbiamo predisposto il progetto preliminare di recupero di dieci borghi, denominato "la via dei borghi", che porterà anche positivi riscontri nel settore turistico".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 2/15/2011
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