Pd, alleanza organica con l'Mpa

Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Totò Cardinale non ha dubbi. Prima delle ferie estive il governo di "tecnici" attualmente in carica sarà sostituito da un governo "politico" e tra il Pd e l'Mpa sarà raggiunto l'accordo per un'alleanza elettorale. «Il Pd – ha dichiarato il leader, con Francantonio Genovese e Nino Papania della corrente Innovazioni del partito democratico siciliano – non può pensare di sostenere Lombardo oggi e non poter vincere insieme con l'attuale governatore le elezioni di domani». Per Cardinale, «il governo politico deve dare smalto all'attuale esecutivo e proiettarsi nel futuro. Nell'attuale governo regionale – ha precisato, a scanso di equivoci – ci sono dei tecnici che hanno la statura di politici, ma manca il legame con i partiti che lo sostengono». «Nulla esclude – ha, quindi, aggiunto – che gli attuali tecnici possano essere riconfermati, ma fino a quando non ci sarà un legame politico, resteremo come color che son sospesi». Non semplice sostegno, quindi, ma alleanza organica. Ed è proprio per ottenere tale risultato che Innovazioni ha chiesto il rinvio dell'Assemblea regionale del partito, fissata per domenica scorsa. Il mese, o poco più, di tempo guadagnato con il rinvio, a giudizio dell'ex ministro, potrebbe «essere molto utile per rafforzare l'intesa tra le anime del partito e arrivare a una soluzione che sia il più condivisa possibile». E la soluzione, per Cardinale, è «un governo politico che veda impegnato il Pd, da qui alla fine della legislatura. Un governo che sia il naturale sbocco di quest'intesa con Lombardo». Pd e Mpa, però, da soli non hanno la maggioranza all'Ars, per cui, usando le stesse parole di Cardinale, si «dovrà mettere insieme una maggioranza per governare meglio il presente e programmare una strategia per il futuro». Di questa maggioranza, ovviamente, non potranno far parte Italia dei Valori e Sel, anche se, per l'esponente di Innovazioni, i partiti alla sinistra del Pd dovrebbero avere un atteggiamento più comprensivo. «I nostri alleati – ha detto – devono capire che non possiamo correre il rischio di lasciare la Sicilia nuovamente in mano al centrodestra». «Ho la sensazione – ha commentato il leader di Italia dei Valori in Sicilia Leoluca Orlando – che i dirigenti siciliani del Pd assomiglino sempre di più ai dirigenti del Mpa e sempre meno a quelli che i loro elettori avevano scelto». E si è appellato ad Anna Finocchiaro, che nel 2008 si candidò alla presidenza della Regione in alternativa a Raffaele Lombardo, perché «almeno lei, prenda le distanze da questo vergognoso tradimento del voto che i siciliani hanno dato a lei e alla coalizione». Orlando ha, poi, ricordato il recente sondaggio di Demopolis, dal quale, ha detto, «emerge che buona parte degli elettori del Pd voterebbe per Lombardo». «Lo abbiamo sempre detto – ha aggiuntoOrlando- tra l'originale e la fotocopia, si sceglie sempre l'originale. Se il Pd fa la fotocopia di Lombardo è un invito formale per votare il governatore. Noi – ha proseguito il portavoce nazionale del movimento di Di Pietro – crediamo invece di costruire un sistema alternativo di governo rispetto a questo sistema di potere e siamo fortemente preoccupati che i democratici possano subire in Sicilia una mutazione antropologica». «Un'alleanza anomala – ha spiegato – si può fare per un tempo limitato e per un valore alto, ma quando una alleanza innaturale si fa per un tempo illimitato e per un valore basso, cioè la poltrona, c'è il rischio – ha concluso Orlando – che chi fa l'alleanza subisca una mutazione antropologica». Il segretario regionale di Sinistra ecologia e libertà, Erasmo Palazzotto, è convinto, a sua volta, che il Pd, ai movimenti di sinistra, preferisca l'Mpa di Raffaele Lombardo. La settimana scorsa, quando il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici lanciò l'appello per la costituzione di un governo politico e un'alleanza organica per affrontare insieme le elezioni, a partire dalle prossime amministrative, Palazzotto ha commentato: «La sensazione è quella di essere rimasti incastrati in una sempiterna tela di Penelope. Noi cerchiamo di costruire il centrosinistra, mentre Cracolici lo distrugge». E si è detto convinto che, alla fine, il Pd parteciperà alle prossime competizioni elettorali al fianco del Movimento per l'autonomia di Raffaele Lombardo. Ricordando anche lui, quindi, il citato sondaggio di Demopolis, si è detto dispiaciuto che al Pd sia stata attribuita una perdita di oltre sette punti in percentuale rispetto alle precedenti politiche, anche se a Sel viene riconosciuta una forza elettorale del 5 per cento. «Per noi – ha spiegato - non è una vittoria, perché il centrosinistra, complessivamente, ne esce debilitato».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/5/2011

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