Gazzetta del Sud
Le segreterie provinciali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsai e Gilda-Unams puntano l'indice contro l'Ufficio territoriale per la tardiva convocazione rispetto alla dovuta informativa, circostanza che «ha limitato la possibilità dei lavoratori e delle istituzioni scolastiche di pervenire alla migliore comprensione delle pesanti operazioni di taglio, ma non predisponendo i dovuti incontri territoriali». Secondo le organizzazioni sindacali sottolineano come l'Ufficio territoriale avrebbe potuto elaborare «un organico provinciale effettivamente aderente alle reali esigenze delle scuole, anziché limitarsi a una acritica applicazione dei tetti provinciali che di fatto hanno compresso in maniere insopportabile le esigenze formative degli alunni. Nessuna richiesta di ampliamento dell'organico provinciale è stata avanzata rispetto a specifiche ed eclatanti situazioni all'Usr anzi rispetto ai 132 tagli comunicati sono stati soppressi ben 146 posti». I parametri provinciali voluti per Messina dalla catastrofica legge 133/08 prevedono che tutte le prime classi che nel corrente anno scolastico avevano avviato il tempo pieno; nessun tempo pieno è stato attivato nelle classi prime, nonostante le richieste delle famiglie; sono state formate classi di 26-28-31 alunni in presenza di 1,2,3 alunni in situazione di handicap; sonostate formate pluriclassi uniche a tempo normale; è stato soppresso il tempo pieno; creati spezzoni di lingua inglese; si formano classi di 25 e 26 alunni di 4 in situazione di handicap». Alla luce di tutto ciò (e non solo) i sindacati chiedono il «ripristino di tutti i posti sottratti dall'ultima tranche dei tagli previsti dal ministro Gelmini, per l'evidente impossibilità delle scuole di affrontare serenamente il prossimo anno scolastico». E intanto è stato di agitazione.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/17/2011
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