P.A., in vigore legge sulla semplificazione

P.A., in vigore legge sulla semplificazione PALERMO, 25 apr 2011 (SICILIAE) - Entrera' in vigore domani, martedi' 26 aprile, la legge regionale 5/2011 sulla semplificazione e trasparenza amministrativa, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana l'11 aprile scorso. La legge, venticinque articoli, suddivisi in 3 titoli e altrettanti capi, introduce un piu' moderno sistema di regole concernenti il procedimento amministrativo che, ponendo il cittadino al centro dell'azione pubblica, allo stesso tempo, consente alla Regione di promuovere nuove e piu' ricche opportunita' di crescita civile, economica e culturale della societa' siciliana. L'obiettivo e' lo snellimento e la modernizzazione dell'apparato burocratico regionale, per accrescere efficienza e competitivita'. La maggior parte delle disposizioni contenute e' immediatamente operativa. Alcune norme, invece, richiedono l'adozione di provvedimenti amministrativi per la loro attuazione nell'ordinamento regionale. Le disposizioni che necessitano di attuazione - valutazione dei dirigenti regionali, trasparenza e innovazione, semplificazione normativa e procedimentale e uso del logo - sono di competenza dell'assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica. La fase attuativa prevede il coinvolgimento anche degli assessorati dell'Economia per cio' che concerne la digitalizzazione dell'amministrazione regionale e delle Attivita' produttive per lo Sportello unico. La legge, fortemente voluta dal governo presieduto da Raffaele Lombardo e approvata all'unanimita' dall'Assemblea regionale siciliana lo scorso 23 marzo, rappresenta una delle riforme chiave inserite nel programma di governo. "E' un legge che snellisce la pubblica amministrazione - sostiene il governatore Lombardo - avvicinandola ai cittadini e segna un momento importante nella semplificazione delle procedure per chi voglia investire nella nostra terra, cosi' da incentivarne lo sviluppo e l'economia". "Sono certa - afferma l'assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici - che i colleghi di giunta, coinvolti nel processo di attuazione della legge saranno celeri nel definire gli atti di loro competenza, in modo tale che tutta la normativa possa essere operativa in maniera completa nel piu' breve tempo possibile". Ma quali soni i cardini principali della legge? Per quanto riguarda la conclusione dei procedimenti amministrativi (art.2), le singole amministrazioni regionali e locali dovranno, entro 6 mesi dall'entrata in vigore della legge, procedere a un riesame dei procedimenti amministrativi di rispettiva competenza per individuare i tempi di conclusione degli stessi, che non potranno superare i 60 giorni o, solo per procedimenti di particolare delicatezza o maggiore complessita', i 150 giorni. Dopo sei mesi dall'entrata in vigore della legge, i procedimenti per i quali non siano stati individuati i termini massimi dovranno concludersi in 30 giorni. La legge (art. 2 e 5) introduce anche forme di responsabilita' disciplinare, amministrativa e dirigenziale nei confronti dei funzionari che ritardano od omettano di adottare il provvedimento conclusivo del procedimento. Previsto, inoltre, l'obbligo del risarcimento del danno ingiusto da parte della pubblica amministrazione nelle ipotesi di inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento. La normativa (art. 3) richiama le pubbliche amministrazioni all'osservanza del Codice dell'Amministrazione Digitale. Le principali novita' riguardano l'introduzione di forme di pagamento informatico, lo scambio telematico di dati tra imprese e pubblica amministrazione, l'uso della posta elettronica certificata, l'accesso ai servizi in rete, l'utilizzo della firma digitale e l'arricchimento dei siti istituzionali. L'assessore regionale per l'Economia dovra', entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge, predisporre il Pitre, il "Piano per l'innovazione tecnologica della Regione". Il Piano, che contiene fasi e tempi per la realizzazione degli interventi necessari alla digitalizzazione dell'amministrazione regionale, dovra' essere approvato dalla giunta, previo parere della Commissione Bilancio dell'Assemblea regionale siciliana.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 4/25/2011

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