Governo politico si, ma alcuni tecnici resteranno

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Ancora polemiche sul mancato finanziamento del credito d'imposta per l'indisponibilità dei fondi Fas destinati dall'Europa alla Sicilia e trattenuti dal governo centrale. "A Roma qualcuno – ha scritto l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, alle organizzazioni professionali e sindacali, alle Camere di commercio e agli Ordini professionali - pensa di far politica, speculando sulla vita delle imprese siciliane e sul loro futuro. Quanto sta accadendo è inaccettabile. Il primo effetto dell'intervento con il quale il governo nazionale vorrebbe "accelerare" la spesa nel Mezzogiorno, (il fantomatico piano per il Sud) blocca il credito d'imposta in Sicilia, privandolo delle risorse finanziarie impedendoci anche di anticipare il Fas con fondi regionali. Il governo nazionale - aggiunge Armao - rispetti gli impegni presi con la Regione. E i siciliani che appoggiano il governo nazionale o, peggio, ancora ne fanno parte, abbandonino l'opportunismo del silenzio". Martedì prossimo, ha, quindi, anticipato Armao, sarà presentato in commissione Bilancio un emendamento per finanziare, con strumenti regionali, il credito d'imposta per 150 milioni. Si tratta di un provvedimento che può essere approvato in aula in pochi giorni: «Se lo Stato non fa la sua parte - dichiara Armao - andremo avanti da soli. Abbiamo tentato sino all'ultimo di far comprendere che non si possono bloccare gli investimenti delle imprese ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire". Anche per il sen. Beppe Lumia del Pd, "il governo nazionale ha trasformato la Sicilia in un campo di battaglia senza esclusione di colpi. E' bene specificare che i Fas sono risorse appartenenti alla Sicilia, trattenuti a Roma dal governo nazionale in modo ingiustificato e arbitrario. L'obiettivo è palese: mettere in difficoltà il governo regionale agli occhi dell'opinione pubblica e far fallire l'esperienza riformista che è stata avviata nell'Isola con l'uscita di parti consistenti del centrodestra dalla maggioranza». Per Lumia, pertanto, è necessaria una nuova fase di rilancio dell'iniziativa di governo e parlamentare: la prima per attuare al più presto le riforme già approvate, come il ritorno all'acqua pubblica e l'abolizione degli Ato rifiuti; la seconda per continuare in Assemblea ad approvare riforme di alto profilo, come l'abolizione delle province, da sostituire con i liberi consorzi di comuni, secondo quanto previsto dallo Statuto. E sull'opportunità di avviare una nuova fase politica, magari dopo le amministrative e l'approvazione delle riforme già all'esame delle commissioni di merito, è d'accordo anche il presidente della Regione: «La prossima settimana vorrei cominciare le consultazioni: inviterò a cena separatamente i responsabili del terzo polo e del Pd». Sul suo blog ha poi precisato: "In Sicilia il terzo polo governa, insieme al Mpa e al Pd. Qui, superate queste elezioni, alle quali per la verità non bisogna annettere una importanza straordinaria, si rafforzerà ancora di più. Una grande consistenza all'interno dell'assemblea e una solida maggioranza che, a mio parere, deve assumere, prima o poi, il connotato politico, che la porterà ad affrontare omogeneamente il passaggio elettorale». E ancora: «Se ci fossero state le elezioni politiche il terzo polo si sarebbe aggregato in alleanza con altri, e noi in Sicilia questa alleanza l'abbiamo sperimentata con il Pd, e allora chi ci voleva stare ci stava. Oggi il centro moderato è striminzito a causa di una legge elettorale che favorisce il bipolarismo che in Italia è finto e fallito. Se i frutti della stabilità del bipolarismo sono un conflitto permanente, un'aggressione reciproca da parte dei due poli e le degenerazioni che vediamo giorno dopo giorno, allora sarebbe il caso di cambiare la legge elettorale, dando stabilità e libertà di scelta ai cittadini». Anche per la capogruppo del Pd al Senato, nonché antagonista di Lombardo nella corsa a Palazzo d' Orleans nel 2008, Anna Finocchiaro, "da questa tornata elettorale sono venuti segnali importanti e inequivocabili che stanno cambiando il quadro politico nazionale». E ritiene utile che si prepari un passaggio elettorale.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/22/2011