Le manette sono la soluzione ?

Le manette sono la soluzione ? Diritto naturale e diritto positivo Giovanni Rosa La contrapposizione tra diritto naturale e diritto positivo emerge dal fatto che il diritto naturale è insito nella natura del soggetto uomo e intimamente legato alla essenza del suo essere “uomo” quali la vita, la libertà, la famiglia fino al diritto al nome ed alla identità personale. Il diritto positivo in evidente contrasto sostanziale emerge da norme e ordinamenti giuridici stabiliti e codificati dagli organi dello Stato. Risulta evidente che uno Stato non può emettere norme o provvedimenti legislativi che siano in contrasto con i dettami del diritto naturale. Per essere più chiari se il diritto alla vita è un fondamentale valore del diritto naturale è ovvio che nessun organismo al comando di uno Stato Sociale può accettare un atto legislativo che limiti, impedisca o disponga la negazione di tale diritto. Nello Stato Sociale moderno spesso ci si imbatte in situazioni difficilmente definibili tra la osservanza di norme legislative e una interpretazione delle stesse “personale” in contrasto con i dettami del diritto naturale. Possiamo citare come classico esempio il quesito se l’embrione è vitale appena dopo il concepimento o nei primi sessanta o più giorni ? Una diatriba che ha visto opporsi operatori sanitari alla legge che ha definito i termini di un atto di soppressione del nascituro attraverso un atto abortivo. Ecco allora operatori divisi tra abortisti e antiabortisti in attività, accettare o fare opposizione all’atto abortivo considerato da alcuni soppressione della vita e per altri normale atto operativo. Altro esempio: il soccorso di migliaia di persone che chiedono asilo non può essere impedito da normative di legge contrarie al diritto di assistenza. In un momento sociale e politico in cui si contrappongono importanti figure istituzionali, come possiamo definire i rispettivi ruoli e limiti di azione? La contrapposizione diventa più sottile quando viene imposto agli agenti di Polizia Giudiziaria il rispetto di leggi e regolamenti e la controparte si trova improvvisamente coinvolta in situazioni drammatiche come l'arresto Il codice etico di riguardo alla persona in difetto riteniamo che debba essere tenuto ben presente. come lo stato sociale del soggetto inadempiente, l'ambiente familiare e lavorativo e le complesse variabili economiche di sopravvivenza in cui l'eventuale inosservanza è stata commessa. Citiamo ad esempio la normativa da applicare per il trasporto e deposito dei rifiuti che negli ultimi tempi ha posto molte città alla vergogna internazionale e non sembra volga a soluzione. Immensi cumuli di rifiuti giacciono sulla strada contro qualsiasi concetto igienico e di rispetto e soprattutto senza atti sanzionatori nei confronti dei responsabili. Di contro nell'arcipelago delle Eolie, a nostra conoscenza, e forse in tutta la Sicilia si sono applicate penalizzazioni restrittive e dure sanzioni per persone che forse incautamente per consuetudine trasportavano modeste quantità di materiali di scarto da ristrutturazioni edilizie. La pesante pena prescritta per colpire inquinatori che per anni hanno agito senza controllo e inquinato falde e terreni in pratica ha fallito perchè gli inquinatori sono rimasti anonimi e semplici lavoratori artigiani hanno in loro vece subito una pena non commisurata al presunto reato. E' un momento difficile, non possiamo addebitare all'Agente di polizia giudiziaria un eccesso di severità, poiché spesso manca nei loro confronti il dovuto rispetto,ma comunque appare fondamentale una azione per riportare equilibrio tra la fissità del diritto positivo e l'etica umana del diritto naturale. Tocca a tutte le istituzioni di carattere politico agire con l'autorità che ne deriva in modo da rendere più “UMANA” la contestazione degli Organi di Polizia preposti. A conclusione di queste considerazioni possiamo aggiungere che l'Agente venuto a conoscenza dell'illecito è obbligato a stendere un verbale che dopo la firma dell'Agente di Polizia e del contravventore verrà inviato al Giudice. Purtroppo non sempre il trasgressore conosce il proprio diritto di riportare sul verbale gli eventuali motivi in difesa così che in prima istanza il Giudice non ne viene a conoscenza e solo in sede di giudizio tali motivi di difesa verranno con difficoltà evidenziati dall'Avvocato difensore. In conclusione riteniamo che il rilievo dell’atto contro la legge debba essere chiaramente sanzionatorio, ma nel rispetto della persona il rilevatore comprenda quale “buon padre di famiglia” la importanza della verbalizzazione, non quale sterile atto ufficiale ma elemento fondamentale della successiva indagine e giudiziaria. E’ noto che infierire con pene pesanti e atteggiamenti vessatori non riduce la tendenza alla inosservanza dei dettami codificati per legge o alla tendenza a delinquere. Vale molto di più la comprensione e l’insieme di atti e provvedimenti educativi.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/26/2011

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