COMUNICATO STAMPA
OMAGGIO A BENITO MERLINO
di Rosita Rijtano
“Benito Merlino è l’artista eoliano cui si deve la più ampia produzione discografica dedicata alle Eolie”, si legge nella sua biografia. Ed è per questo che il Centro Studi Eoliano vuole rendergli omaggio, rimediando all’indifferenza che, in patria, ha per anni accompagnato la sua opera. L’evento, a cura del cantautore Marco Manni, si terrà mercoledì 27 luglio, alle ore 19, presso i giardini del Centro Studi stesso. Nel corso della serata, Benito sarà intervistato dal giornalista Marcello Sorgi e i suoi brani verranno interpretati da numerosi artisti locali, tra cui i Laos Liparayon e La Compagnia Popolare Liparense.
Riassumere la sua biografia in poche righe è impossibile. Dagli esordi nel primo night-club di Lipari, al Chez Nous di Berlino; per poi sbarcare a Parigi, “la città più bella del mondo”, che diverrà il suo appagante palcoscenico per il resto della vita. Benito Merlino ha inciso oltre 33 dischi con le maggiori case discografiche mondiali, tra cui Universal, Philips, Vogue e Ricordi. Attraverso musiche e testi di opere come Missa Eoliana, dedicata alla cara sorella, ha fatto conoscere le Eolie a livello internazionale. E a Lipari tutti cantano i suoi testi, anche se nessuno sa che lui ne è l’autore. All’attività di cantautore, Benito, ha sempre affiancato l’opera di traduttore, regista e scrittore. Il suo ultimo romanzo, Une enfance Èolienne, è stato pubblicato, di recente, nella preziosa Collection Blanche di Gallimard e definito “un’opera che sembra ricordare il mondo di dante e di Rabelais”.
Ora Lipari è, finalmente, pronta a rendere onore a uno dei suoi cittadini più illustri. Anche se, in realtà, a Benito, gli onori non interessano. Non gli piace mostrarsi e per questo, quando si trova a Lipari, non scende spesso in “paese”. Preferisce, piuttosto, fare lunghe passeggiate solitarie. Ripercorrere quei sentieri antichi che gli ricordano l’infanzia e alimentano la sua vena creativa. “Mi sono, professionalmente, affermato in Francia, dove ho avuto tutto. Qui non devo dimostrare nulla”, dice con aria noncurante.
Eppure, a fronte di questo disinteresse per i riconoscimenti personali, fa riscontro una sofferenza profonda per il futuro delle Eolie: “la gente, qui, ha completamente perso il Nord; crede che queste isole siano il luogo più bello del mondo. Forse non hanno mai viaggiato, io ho visto il mondo e so che esistono posti molto più belli. Continuando così, il turismo sarà ucciso”. Non tutto, però, è perduto. “Per fortuna esiste il Centro Studi Eoliano, ed altri giovani, come Marco, che cercano di portare avanti una determinata politica e si danno da fare. Per questo ho accettato di partecipare alla serata di mercoledì”, ha dichiarato l’artista.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 7/26/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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