Amministrative, tensione alle stelle

Amministrative, tensione alle stelle Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo- Sfiorata la rottura nel centro destra per le candidature alle amministrative proposte nei giorni scorsi da esponenti locali del Pdl, senza attendere le decisioni che sarebbero state adottate a livello regionale. Solo dopo che Mpa e Udc hanno minacciato di correre da soli, ciascuno con propri candidati, infatti, è arrivato un intervento «chiarificatore» del coordinatore regionale di An-Pdl Pippo Scalia, per cui il presidente della Regione Raffaele Lombardo, che intende arrivare alla nomina degli assessori della sua giunta entro la prossima settimana, ha invitato segretari e coordinatori dei quattro partiti del centrodestra a riunirsi fin da questa mattina per «definire gli aspetti relativi al governo regionale. I quattro segretari - ha aggiunto Lombardo - potranno altresì approfittare dell'incontro per occuparsi degli aspetti politici legati alle elezioni amministrative di giugno».A far correre il rischio di una rottura dei rapporti interni al centro destra erano stati gli annunci di questi giorni circa candidature di esponenti del Pdl a Messina ed in altre province e comuni, senza averle precedentemente concordate. Per cui il coordinamento regionale del Mpa, riunito a Catania sotto la presidenza del segretario regionale Lino Leanza, ha diffuso ieri una nota in cui si manifestava l'intenzione di «scendere in campo alle amministrative con propri candidati», ritenendo che «le candidature al comune e alla provincia di Messina destabilizzano irrimediabilmente l'alleanza che alle elezioni del 13 e 14 aprile scorsi ha ottenuto un grandissimo consenso. Anche l'Mpa a cominciare da Messina, a questo punto, scende in campo con i propri candidati».E si parlava già di candidati del Mpa, oltre che per Messina (Carmelo Lo Monte alla Provincia, Fabio D'Amore al Comune), a Catania (Lino Leanza alla Provincia, Giovanni Pistorio al Comune) e a Siracusa (Sgarlata alla Provincia, Pippo Sorbello al Comune). Sulla stessa linea il segretario regionale dell'Udc Saverio Romano che non ha condiviso il sostegno dato dal segretario provinciale di Messina dell'Udc, Giampiero D'Alia, alla scelta del Pdl e non ha esitato a definire il tavolo delle trattative (non ancora riunito perché tutti i big impegnati a Roma per la costituzione del governo centrale) «solo una farsa, alla quale l'Udc non intende partecipare, non avendo aspirazioni teatrali«. «Qualora il Pdl non dovesse tornare sui suoi passi - ha avvertito Romano - presenteremo in ogni provincia e in ogni città capoluogo nostri candidati».Avvertito il clima di dissenso e preso atto delle dure reazioni, il coordinatore regionale di An-Pdl, Pippo Scalia è subito intervenuto per tentare di smorzare i toni delle polemiche. «Le difficoltà oggettive legate alle scadenze del governo nazionale - ha detto - non hanno consentito ai coordinatori regionali di affrontare le questioni legate alle amministrative e ai candidati presidente di Provincia. E' comprensibile - ha aggiunto - che in sede locale siano potute nascere autodeterminazioni, in ogni caso, qualsiasi investitura dovrà prima trovare il riscontro in sede di coordinamenti regionali e dovrà essere condivisa dagli alleati».«A tal proposito - ha detto ancora Scalia - invito il presidente Lombardo a farsi promotore, con estrema rapidità, della convocazione di un tavolo politico regionale, al fine di delineare le candidature per le amministrative e gli assetti del nuovo governo regionale». «Resta confermato - ha concluso Scalia - che l'auspicio è quello di un'intesa soddisfacente da parte di tutti gli alleati e che insieme si possano trovare, serenamente, le soluzioni più opportune e adeguate per il buon governo dell'Isola».Ma al contrario di quanti, all'interno del Pdl, ritengono che, alla fine, Lombardo finirà per accettare le condizioni degli alleati, il leader del Mpa sembra sempre più intenzionato a portare avanti il proprio progetto di governo, senza alcun timore per eventuali rotture, sia a causa delle candidature per le amministrative, sia per i tecnici in giunta che, sebbene Saverio Romano la pensi diversamente, ha detto di ritenere «il coinvolgimento di alte professionalità come un segnale di apertura, al di là delle appartenenze politiche, una necessità imprescindibile». E preme perché si arrivi alla nomina degli assessori entro la prossima settimana perché, ha spiegato, già la settimana prossima è prevista «una grande manifestazione degli agricoltori. Poi ci sono le istanze dei pescatori di Mazara, quelle dei disoccupati e tutti hanno diritto ad avere degli interlocutori. Per non parlare degli impegni in sede europea e di Conferenza Stato-Regione, che non possiamo ignorare o disertare». A rendere più difficile il compito di Lombardo, però, sta contribuendo notevolmente anche il braccio di ferro all'interno di Forza Italia.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/9/2008

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