D.D.L. per stabilizzazione ex Pumex (1)

D.D.L. per stabilizzazione ex Pumex (1) Riceviamo da Adolfo Sabatini di Nuovo Giorno e pubblichiamo: Si da notizia dell'avvenuta presentazione alla ripresa dei lavori dell'Assemblea Regionale, del disegno di legge relativo agli ex dipendenti Pumex.- Ci rallegriamo dell'annunciata iniziativa che, vede come primo firmatario l'On. Giovanni Ardizzone, e registra anche la sottoscrizione ed il lodevole sostegno di tutta la deputazione Provinciale.- Un'azione così condivisa ci fa ben sperare che, questo sia l'atto definitivo e risolutivo per porre fine alla questione dei lavoratori Eoliani a loro tutela ma anche a beneficio dell'Ente Comune che oggi li vede impiegati.- UDC NUOVO GIORNO DISEGNO DI LEGGE POSSIBILITA’ DI STABILE OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI EX PUMEX DI LIPARI RELAZIONE ILLUSTRATIVA On.li Colleghi, Obiettivo del presente disegno di legge è la salvaguardia naturalistica, ambientale, paesaggistica e culturale del territorio eoliano, unitamente alla risoluzione delle gravi problematiche occupazionali, determinatesi a seguito della definitiva chiusura delle cave di pomice, disposta cinque anni or sono dalla Regione Siciliana (Assessorato Industria). La Regione Siciliana fu costretta a far cessare l’attività estrattiva della pomice, nell’Isola di Lipari, per poter garantire la salvaguardia del patrimonio ambientale delle Eolie e, soprattutto, per evitarne la radiazione dalla World Heritage List dell’UNESCO. Qualche anno prima, infatti, proprio per la loro straordinaria importanza storico-naturalistica ed ambientale, le Isole Eolie erano già state riconosciute Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La scelta di inserire e mantenere le Eolie nella World Heritage List dell’UNESCO, era quindi del tutto incompatibile con la possibilità di continuare l’attività estrattiva che, comunque, aveva da sempre garantito una stabile occupazione per un consistente numero di famiglie nell’intero arcipelago e le aziende contribuivano, anche nell’indotto, all’innalzamento del livello dell’economia complessiva dell’Isola di Lipari. La scelta di mantenere le Eolie all’interno della lista UNESCO e la conseguente decisione della Regione Siciliana di chiudere le cave di pomice comportò quindi la perdita del lavoro per tutti i dipendenti e per le maestranze del settore pomicifero. I lavoratori, ai quali era stata sottratta l’unica opportunità occupazionale e di guadagno, furono posti in mobilità in attesa di ricollocazione, quest’ultima imposta anche dall’Unesco, pena la mancata conferma dell’iscrizione nella World Heritage List dell’UNESCO. Dopo la chiusura della fabbrica, la Regione Siciliana si trovava però, di fronte ad un’altra emergenza, che era indotta dalla necessità di attuare una pronta bonifica delle cave dismesse che andavano adeguatamente riqualificate, pena la mancata conferma dell’iscrizione nella World Heritage List dell’UNESCO. Era palese a tutti, la necessità di attivare un servizio permanente di conservazione e protezione ambientale e naturalistica dell’arcipelago eoliano, così come era necessario promuovere iniziative specifiche di preservazione e difesa dei valori culturali del territorio. Per il raggiungimento di dette finalità, la Regione Siciliana disponeva, la convocazione di un tavolo tecnico, come da nota GAB-Ass.to Lavoro prot. 1842 del 28/12/2006. Lo scopo, così come dichiarato, della riunione era quello di affrontare le problematiche relative: al mancato rinnovo della concessione estrattiva alla PUMEX S.p.A.; ed alla conseguente crisi occupazionale per le maestranze. Il tavolo tecnico, coordinato dall’Assessore Regionale al Lavoro e dall’Assessore Regionale al Territorio ed all’Ambiente, ha visto coinvolti anche gli altri rami dell’Amministrazione Regionale interessati (Beni Culturali, Industria) nonché il Comune di Lipari, le OO.SS. ed i Presidenti del CIAPI di Palermo e della BIOSPHERA SpA, ognuno per le proprie competenze, per la soluzione delle varie criticità determinate dalla problematica in questione. Nel corso della riunione l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente ha ribadito l’impossibilità di rinnovare le concessioni estrattive a Lipari, condannando quindi l’Azienda e di conseguenza i lavoratori ad un futuro di inattività, per lo meno in questo settore. La Regione, non riteneva che fosse più possibile far ripartire l’attività estrattiva della pomice a Lipari, visto il provvedimento di rigetto espresso ed adottato dall’Assessorato Regionale Industria – Dipartimento Corpo Regionale delle Miniere - Distretto Minerario di Catania del marzo 2005 (cava n° 46 – Reg. n° 02/05). Per tali motivi i componenti del tavolo tecnico, avrebbero dovuto studiare la possibilità dell’avvio di alcune misure, concrete, di politica attiva del lavoro volte da un lato, alla salvaguardia occupazionale dei lavoratori già impegnati nel settore pomicifero e dall’altra,l alla riqualificazione ambientale ed alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico del comprensorio eoliano. Fu così stabilito che, gli ex lavoratori del settore pomicifero, previa adeguata riqualifica-zione da effettuarsi a cura degli Enti strumentali della Regione “Biosphera SpA” e “CIAPI di Palermo” (Enti attuatori dell’intervento), dovevano essere stabilmente ricollocati “nelle attività di protezione ambientale e naturalistica, gestite con carattere di continuità, da parte di Biosphera SpA nell’Arcipelago eoliano con priorità nell’Isola di Lipari” In base alla nota-provvedimento n. 41/GAB del 12/01/2007, la Regione Siciliana aveva esattamente individuato i destinatari di detto intervento che, per l’appunto, erano i 37 lavoratori ex dipendenti della PUMEX SpA in mobilità. Per le attività di progettazione, gestione e realizzazione sopra delineate la Regione Siciliana, avrebbe attinto alle risorse comunitarie le cui misure risultavano coerenti con le finalità degli interventi. Con deliberazione n. 4 del 19/01/2007 la GIUNTA DI GOVERNO DELLA REGIONE SICILIANA, in accoglimento della suddetta pianificazione, ha espressa-mente autorizzato l’Assessore Regionale del Lavoro e l’Assessore per il Territorio e l’Ambiente all’adozione delle iniziative prospettate nella nota n. 41/GAB del 12/01/2007 per la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori della società PUMEX di Lipari. In particolare, la Deliberazione di Giunta Regionale n. 4 del 19/01/2007, era adottata al preciso scopo di “rendere effettivo e concreto il diritto dei lavoratori istanti alla propria salvaguardia occupazionale ed alla loro riallocazione effettiva nelle attività di conserva-zione e protezione ambientale e naturalistica” che la stessa Regione Siciliana, con la deliberazione de quo, ha stabilito di dover “attuare con carattere di continuità nell’arcipelago eoliano e con priorità nell’isola di Lipari.”. Dopo oltre quattro anni dalla data di trasmissione, ai competenti Assessorati della deliberazione di Giunta Regionale n. 6 del 19/01/2007 (cfr. nota prot. 239 del 23/01/2007), nulla ne è conseguito sul piano pratico. Fino ad oggi, né l’Assessorato Regionale del Lavoro né quello al Territorio ed Ambiente, hanno dato esecuzione a detto provvedimento amministrativo. Nessun progetto di bonifica delle cave è stato ancora attuato, non è stato avviato alcuno studio del territorio. Nessuna di quelle iniziative di tutela e salvaguardia ambientale che erano necessarie per il mantenimento dell’iscrizione delle Eolie fra i siti patrimonio dell’Umanità è stato messo in pratica. Conseguentemente, non è stato avviato nemmeno il processo di riqualificazione ed “outplacement” che avrebbe dovuto garantire, in unico contesto, la salvaguardia del patrimonio naturalistico delle Eolie e dei livelli occupazionali degli ex lavoratori PUMEX. segue

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/14/2011

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