Capossela a Salina con "Marinai, profeti e balene"

Capossela a Salina con "Marinai, profeti e balene" Michele Merenda SALINA – Era diventata spasmodica l’attesa per il concerto di Vinicio Capossela nell’isola più verde delle Eolie, ritenuto tra gli appuntamenti più importanti degli ultimi anni. Inserito come uno dei grandi ospiti nel programma della V edizione del SalinaDocFest, festival del cinema-documentario creato e diretto da Giovanna Taviani, l’artista nato ad Hannover (ma di origini irpine) nella serata di venerdì ha presentato parte dei brani che fanno parte del suo ultimo doppio album, intitolato “Marinai, profeti e balene”. Ad una folla che ha letteralmente gremito la piazza del comune di S. Marina Salina, Capossela ha voluto riservare un’autentica entrata ad effetto: al suono cadenzato di un tamburo, con giocolieri che sulla banchina facevano dei segnali di fuoco, si è pian piano avvicinata un’imbarcazione da cui è sceso silenziosamente proprio lui, per salire poi sul palco e ricevere il giusto tributo d’applausi. Come specificato dallo stesso cantante, il suo concerto si è voluto basare su quelle canzoni che potessero meglio rispecchiarsi nel tema di questa manifestazione 2011: “Confini ed Orizzonti”, avendo come punto di riferimento costante il mare. Un’esibizione articolata su basi tanto astratte quanto suggestive, quindi, a cui si sono integrati sapienti giochi di luce, coreografie visive molto intense ed una cura dei suoni impeccabile. Capossela si è mosso con studiata lentezza, parlando a voce molto bassa, salvo poi modularla a proprio piacimento durante le canzoni, sfruttando anche intonazioni liriche. A parte questo, si è diviso tra pianoforte e chitarra. Se nel primo caso i pezzi sono apparsi più “eterei”, nel secondo è sembrato che si fossero voluti stravolgere addirittura i parametri del blues “bianco”, dando vita ad una sorta di swing rallentato, reso comunque infuocato da delle sonorità potenti ed un cantato graffiante. Tra le pochissime concessioni ai suoi vecchi brani, occorre sicuramente ricordare “Santissima dei naufragati”, con il suo bellissimo testo. Al momento di concedere un corposo bis, l’autore ha rispolverato alcuni classici che meglio si adattavano al filo conduttore della serata. Tra questi, una versione rovente de “Il ballo di S. Vito” che ha mandato in visibilio la platea, e soprattutto “Morna”, suonata con delle notevoli variazioni pianistiche nel finale e che Vinicio Capossela ha voluto dedicare ad una persona speciale: «Camminando per Salina – ha detto prima di attaccare il pezzo – si sente la mancanza di Massimo Troisi. È a lui che voglio dedicare questa canzone». Per quanto riguarda il festival, iniziato martedì 20, si attende adesso la serata del 25, che con la festa della comunità maghrebina salinese nella piazza di Malfa ed il concerto del gruppo multietnico “Ramzi Harrabi Ensemble” sancirà i vincitori di questa nuova edizione.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/24/2011

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