PALERMO, 26 set 2011 (SICILIAE) - "Il declassamento del rating di molte istituzioni pubbliche italiane - e tra queste della Sicilia - e' la prevedibile e diretta conseguenza della caduta di credibilita', finanziaria e non, del nostro Paese. Le responsabilita' politiche ed amministrative di tutto cio' vanno trovate nel Governo nazionale che ha sottovalutato il problema fin dal suo insediamento".
Questo il commento dell'assessore per l'Economia, Gaetano Armao, alla notizia dell'abbassamento del rating della Sicilia comunicato da Standard & Poor's.
"Sentire domenica scorsa - ha continuato Armao - il segretario del partito di maggioranza che dichiarava di avere 'scoperto' il debito pubblico quale questione prioritaria da affrontare con urgenza, la dice lunga su chi ha omesso di intervenire per tempo, addirittura ipotizzando di realizzare un federalismo fiscale che avrebbe dovuto comportare ingenti perequazioni fiscali ed infrastrutturali".
"Oggi la situazione e' resa ancor piu' complessa dall'intreccio - come afferma Mario Draghi - tra la crisi del debito sovrano e quella finanziaria. Ma per il debito pubblico italiano occorreva intervenire per tempo ed invece lo si e' lasciato crescere, nascondendolo sotto il tappetino del federalismo fiscale, con un disegno miseramente fallito".
"La Sicilia da parte sua - conclude Armao - deve prosegue, fin dalla prossima finanziaria che sara' pronta a giorni, nel cammino intrapreso, coniugando risanamento e crescita".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/26/2011
dalla nostra Daniela Bruzzone
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