Ddl province, stop ad assunzione negli enti locali

Gazzetta del Sud Michele Cimino PALERMO Pdl, Pid e Fds non hanno dimenticato di presentare la mozione di sfiducia al presidente della Regione Raffaele Lombardo. Come aveva preannunciato il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini la settimana scorsa, avrebbero dovuto presentarla in occasione dell'ultima conferenza dei capigruppo, martedì scorso, chiedendone contestualmente la calendarizzazione. "La mozione di sfiducia - hanno detto ieri i deputati del Pdl Salvino Caputo e Vincenzo Vinciullo - è già stata sottoposta agli alleati. La depositeremo a breve, vedremo chi in aula la firmerà e chi invece si sottrarrà. Siamo convinti che il clima politico è giusto per discutere la sfiducia. Le famose riforme del governo Lombardo sono tutte ferme". Inoltre, a giudizio di Caputo e Vinciullo, le fibrillazioni all'interno dei partiti che sostengono il governo indurrebbero la maggioranza a disertare i lavori d'aula. "Come dimostra quanto accaduto con la legge sui segni - ha ricordato Vinciullo - approvata solo grazie al senso di responsabilità dell'opposizione. Il governo si sottrae all'aula e spesso si presentano assessori che non hanno competenza rispetto all'ordine del giorno. Cerca di governare con circolari e direttive. Quasi tutti i disegni di legge, infatti, sono di iniziativa parlamentare". "Il prossimo banco di prova per governo e maggioranza - hanno concluso Caputo e Vinciullo - sarà la seduta d'aula di lunedì con all'ordine del giorno l'importante disegno di legge sull'agricoltura". Il governo in carica, con chiaro riferimento agli assessori tecnici, a giudizio del presidente della Regione non potrà andare oltre "la scadenza naturale". Tale affermazione ha, però, provocato una replica ironica del co-coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Castiglione, che si prepara a un duro scontro in occasione del dibattito sulla legge che dovrebbe abolire le province: "Se fossi in lui - ha detto - non dispererei!". Infatti, "in nome delle mille rivoluzioni che Lombardo sta portando avanti nei settori della sanità, dei rifiuti, della formazione professionale, dell'agricoltura, delle energie alternative e non ultima sui dipendenti regionali ed in attesa di una nuova ondata di stabilizzazioni per dare serenità ai giovani siciliani e alle loro famiglie, di nuovi consulenti che andranno ridotti del 50% (non più mille ma 500!), in nome di tutto questo, io, sinceramente, ritengo che ci siano tutte le condizioni per non celebrare le elezioni del 2013 e andare avanti nel processo di riforme già avviato! Anzi punterei, senza esitazioni, a procedere ad una stabilizzazione proprio di questo governo tecnico che non subisce i venti dell'antipolitica ma, al contrario, vive una stupenda stagione di emozioni dettate dalla grande e dirompente azione di vero rinnovamento e autentica trasparenza". Intanto, in previsione dell'annunciata riforma delle province, la capogruppo Udc Giulia Adamo ha chiesto che "siano bloccati i concorsi, le assunzioni e le mobilità nelle amministrazioni comunali. Occorre un intervento immediato del governo, affinché l'abolizione delle province e il relativo transito del personale non causino ulteriori aggravi di spesa ed impasse della macchina amministrativa. E' necessario agire in tempo per evitare che ci si ritrovi con centinaia di persone che ricoprono lo stesso ruolo senza svolgere però alcuna funzione. Bisogna mettere i comuni nelle condizioni di poter lavorare alle nuove piante organiche considerando il personale che transiterà".

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/21/2011