Gazzetta del Sud
MILAZZO- Trentadue telecamere installate su tutto il territorio comunale, con le immagini che saranno controllate su due maxi schermo da 50 pollici e altri monitor più piccoli installati all'interno del comando di polizia municipale. Un sofisticato sistema di prevenzione finalizzato a potenziare le azioni di prevenzione e soppressione di tutti quegli atti di vandalismo ai danni del patrimonio pubblico, ma anche di violazione delle norme di ordine pubblico.
È il nuovo progetto di videosorveglianza che l'Amministrazione comunale intende realizzare nel territorio cittadino per potenziare sicurezza e legalità. Un progetto, quello approvato dalla giunta municipale nei giorni scorsi, che rientra nell'ambito del Programma operativo nazionale (Pon) "Sicurezza per lo sviluppo – obiettivo convergenza 2007-2013" finalizzato appunto a rendere il territorio "meno aggredibile da fattispecie criminose che rappresentano un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza, alla qualità e produttività del lavoro e all'attrattività delle aree stesse".
Il finanziamento previsto per questo progetto è di 350 mila euro, somma che permetterà di coprire le spese relative alla fornitura e all'installazione degli impianti mentre il Comune dovrà impegnarsi a coprire i costi di gestione e di manutenzione per almeno cinque anni. «Il principale risultato che intendiamo conseguire con il progetto di videsorveglianza – ha detto il sindaco Pino – , punta a recepire l'istanza della comunità locale di salvaguardare sicurezza e vivibilità del territorio, rendendolo meno vulnerabile nei confronti di alcune forme di criminalità (specialmente di tipo predatorio) e di degrado che rischiano di rappresentare un grave ostacolo allo sviluppo economico, alla civile convivenza. Un altro obiettivo, ovviamente collegato è quello di avviare un innovativo modello di connessione e cooperazione delle forze in campo, favorendo la stretta collaborazione tra le forze di Polizia e la Polizia municipale, garantendo interscambio informatico e coordinamento operativo, oltre che la possibilità di programmare servizi congiunti, rivolti in particolare al presidio ed al controllo delle aree critiche o a maggiore rischio».
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/25/2011
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