Subba: non è il momento delle strumentalizzazioni

Subba: non è il momento delle strumentalizzazioni SEGUE gli amministratori, i tecnici dell’ente e il collegio dei revisori dei conti hanno personalmente, nel corso di incontri all’uopo convocati, rappresentato le circostanze sopra riportate ad Assessori Regionali, Dirigenti Regionali, Magistrati di Corte dei Conti, Commissario Regionale, ma hanno avuto riconoscimento di piene ragioni e contemporanea apertura di braccia con evidenziazione che “queste sono le leggi…… la decisione è politica…… bisogna scegliere il male minore per la propria collettività valutando attentamente le responsabilità”; gli obiettivi del Patto di Stabilità per il 2012 e 2013 diventano non “proibitivi” ma “neppure avvicinabili” (anche perché per rispettare gli obiettivi annuali si inducono gli enti a rinviare le problematiche agli anni successivi) e determinano automatica non conformità del bilancio pluriennale alle disposizioni di legge. L’ attestazione del mancato rispetto degli obiettivi 2012 e 2013 determinerà, di certo, un intervento della magistratura contabile che, così come previsto dalla circolare n. 11/2011, segnalerà agli organi elettivi gli scostamenti rilevati per far sì che agli stessi possa essere posto rimedio per tempo e, a tal uopo, riporto di seguito alcune delle “misure correttive” che sarebbero utili per i futuri esercizi al fine di far “avvicinare” l’ente al rispetto dei vincoli di legge ma che sono attualmente in contrasto con diversi indirizzi forniti dai competenti organi politici: - alienazione di beni patrimoniali disponibili per destinare i proventi a fronteggiare partite debitorie; - affidamento all’esterno di una incisiva azione di accertamento dell’evasione dei tributi locali (l’ufficio fa quello che può ma non è sufficiente) ricorrendo a gara pubblica tra i soggetti iscritti all’albo nazionale; - immediato incasso di tutti i proventi arretrati da oneri d’urbanizzazione (gli stessi si possono destinare per il 50% a spese correnti fino al 31/12/2012 ma in virtù delle disposizioni vigenti devono prima essere incassati per poter essere utilizzati); - innalzamento dell’aliquota ICI ordinaria; - istituzione dell’addizionale IRPEF; - eventuale ulteriore razionalizzazione della spesa di personale anche se tutti i possibili interventi in tal senso sono stati già adottati a seguito di normativa statale (blocco degli incrementi contrattuali, blocco del trattamento economico individuale, blocco dei fondi destinati al salario accessorio, impossibilità di nuove assunzioni ecc.) e ulteriori vincoli deriveranno dal mancato rispetto del Patto di stabilità o dallo stato di dissesto finanziario; - ulteriore riduzione della spesa per servizi da rendere alla collettività. Resto a Vostra disposizione per ogni ulteriore chiarimento ritenuto necessario e in attesa dei necessari indirizzi politici per la predisposizione di un bilancio che riporterà comunque parere contrario dei tecnici per uno o per un altro degli aspetti sopra evidenziati. Mi permetto di rivolgere una preghiera a tutte le componenti politiche affinché si evitino strumentalizzazioni che non farebbero altro che nuocere alla collettività. La criticità attuale è determinata da norme di legge che, per rispettare gli impegni che il nostro paese ha preso con l’Europa, obbliga gli enti locali a non poter più amministrare neanche le risorse che risultano disponibili. La situazione nei prossimi anni, anche in virtù di quanto previsto dal federalismo fiscale e dai nuovi impegni presi nei confronti dell’Europa, peggiorerà in modo esponenziale e dovrà essere affrontata senza divisioni, con una piena consapevolezza del nuovo ruolo che gli amministratori devono assumere in virtù del non felice “stato delle cose”. Il Responsabile del Settore Finanziario (Dott. Francesco Subba)

a cura di Peppe Paino