Riceviamo da Daniele Corrieri e pubblichiamo:
Il dolore degli Eoliani per la scomparsa di Eufemia servirà a riunirci e mai più a dividerci? E quante sfide dobbiamo subire ancora? Adesso è tempo di parlare a bassa voce per alzare la voce!!!
Dolore, sconforto, raccoglimento, protesta, parole, riunioni, critiche serviranno a qualcosa? Forse si, forse no. Di certo in questi giorni è mancata una sola cosa, il buon senso e il rendersi conto della cruda realtà del disagio sociale di chi subisce, di chi osserva e di chi vive in questo contesto. Un omicidio in una comunità come la nostra è come un terremoto che sotterra case e palazzi, per poi aspettare la ricostruzione delle stesse. Ecco, come ricostruire il nostro ambiente sociale, da dove ripartire? La parola o la frase corretta sarebbe "Credibilità Sociale", un'altra sarebbe "Unità e integrazione Sociale". Tutto questo a Lipari manca o non si riesce ad applicare.
Trovare le colpe o i colpevoli di questo disagio sociale serve a poco, come serve a poco capire del perché si è arrivati a tutto questo. Dopo la disgrazia di Quattropani a distanza di un giorno viene fatto un atto vandalico a un auto, il fatto in se stesso mi ha fatto paura, nel senso che con la tensione e il fattaccio di Quattropani non si sono fatti scrupoli di continuare a far crimine.
Questo episodio deve far riflettere, nel senso che ci sono dei soggetti che oltre a commettere atti di crimine non hanno paura di niente e di nessuno; purtroppo quest'ultima analisi non deve passare inosservata anche perché è un segnale forte oltre a essere un forte messaggio quale: "Non abbiamo paura tanto non ci prendete".
Adesso invito tutti coloro che hanno indizi, sospetti, che hanno visto qualcosa ad interagire con le forze dell'ordine, avete paura di esporvi? Mandate lettere anonime segnalando fatti che avete paura di esporre, avvicinate e parlate verbalmente con le forze dell'ordine, fate e facciamo qualcosa per iniziare a pulire la nostra comunità. Poi saranno le stesse Forze dell'ordine a mettere insieme le informazioni ed a agire dove ritengono opportuno. Come dicevo nel titolo: "a bassa voce per iniziare a alzare la voce!!!? Non dobbiamo farci giustizia da soli, ma dobbiamo collaborare per non restare soli, serve che ritroviamo noi stessi e non stare nel buio ad aspettare i miracoli.
Il vero Miracolo sarà liberarci oggi e per sempre di una microcriminalità che rischia di diventare vera e propria criminalità organizzata, le Eolie non meritano questo e mai più noi tutti dobbiamo leggere questi atti criminosi. Mi permetto di suggerire alle forze dell'ordine (credo comunque che sia in corso), di creare un dialogo più costruttivo con la società; rispetto per la divisa ma nello stesso tempo la divisa al nostro fianco. Dai amici, ci conosciamo tutti: alla fine siamo una comunità che ha solo bisogno di ritrovarsi e di interagire, tutto questo manca da parecchio tempo, mettiamo da parte vecchi rancori, ripicche e balle varie, adesso è tempo che ognuno di noi inizi a mettere il primo mattone per ricostruire ciò che il terremoto ha devastato. Questa volta non chiudo con la frase "Un saluto da Milano", ma chiudo dicendo a voi tutti "Un abbraccio da Milano" !!!
Daniele Corrieri
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 12/29/2011
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